ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11553
Legislatura: 17
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/12/2015
Ministero destinatario: MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, MINISTERO DELL’INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 22/12/2015
Stato iter: IN CORSO
Testo di
Martedì 22 dicembre 2015, seduta n. 542
ROSTAN. — Al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro dell’interno . — Per sapere – premesso che:
la situazione finanziaria del comune di Messina risulta essere particolarmente critica, pur in presenza di un piano di riequilibrio formalizzato dall’amministrazione locale e più volte rimodulato, così che la precarietà economico-finanziaria della città dura ormai da parecchi anni;
ad oggi, il comune, per il corrente anno, non ha provveduto ad effettuare le procedure di riallineamento contabile di cui all’articolo 193 del TUEL e tale inadempienza si è verificata anche negli anni passati, tanto che la Corte dei Conti, con la relazione sul conto consuntivo 2013, l’ultimo approvato, ha messo in evidenza gravi criticità in ordine alla gestione contabile dell’Ente;
il comune di Messina non ha provveduto al recepimento ed all’approvazione dei bilanci delle società partecipate, non consentendo, in tal guisa, una reale e completa valutazione della massa debitoria dell’Ente (si veda, ad esempio, quanto accaduto rispetto ai bilanci dell’A.T.M. società che ha chiuso l’esercizio finanziario 2014 con un passivo, per perdite pregresse, di oltre 50 milioni di euro appostato in conto capitale);
non sono ancora stati formalizzati in consiglio comunale i contratti di servizio attraverso i quali poter determinare le risorse annue da corrispondere per lo svolgimento dei servizi prestati dalle società partecipate;
altrettanto drammatica appare la situazione della Messinambiente spa la quale ha subito un pignoramento di oltre 29 milioni di euro da parte dell’Agenzia delle entrate;
lo stato di precarietà della situazione finanziaria delle partecipate, associata ad una sostanziale paralisi dell’attività del consiglio comunale, lascia concretamente presagire il prossimo blocco di alcuni servizi pubblici essenziali;
quanto alla situazione dei debiti fuori bilancio che sono stati stimati in diversi centinaia di milioni di euro, gli stessi ad oggi non risultano riconosciuti né transatti pregiudicando radicalmente la formazione dei programmi di riequilibrio;
a tutt’oggi, in contrasto con le norme del TUEL, non risultano presentati in consiglio comunale per l’approvazione né il bilancio consuntivo 2014, né il bilancio preventivo 2015 né, infine, il programma economico triennale –:
se il Ministro dell’interno sia edotto circa le attività della commissione ministeriale di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000 preposta ai controlli ed alle verifiche circa le finanze dell’ente comunale citato, con particolare riferimento allo stato di avanzamento delle attività transattive con i terzi creditori del comune indicate nel piano di riequilibrio;
se il Ministro dell’economia e delle finanze sia a conoscenza di tali criticità e quali improcrastinabili iniziative di competenza intenda assumere per scongiurare la paralisi del comune di Messina ed evitare il blocco dei servizi pubblici essenziali;
se il Ministero dell’economia e delle finanze se intenda promuovere una verifica da parte dei servizi ispettivi di finanza pubblica presso il comune di Messina, al fine di verificare il corretto adempimento degli obblighi contabili e finanziari da parte dell’ente e la loro regolare esecuzione anche in relazione alle società municipalizzate e/o controllate. (4-11553)