L’Istituto Demopolis ha analizzato l’opinione degli italiani sulla riforma costituzionale in atto e, in special modo, sulla riforma del Senato che ha ampiamente caratterizzato il dibattito politico negli ultimi mesi. Il 67% degli italiani si dichiara favorevole al superamento del Bicameralismo perfetto, previsto dal DDL Boschi, in base al quale sarà soltanto la Camera dei Deputati a votare la fiducia al Governo e ad approvare la maggior parte delle leggi, con una netta riduzione dei poteri del nuovo Senato. Contrario è il 18% degli intervistati.
Non tutti i passaggi del processo in atto – secondo l’analisi dell’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo – risultano chiari all’opinione pubblica: solo un terzo sostiene di aver compreso a pieno i cambiamenti previsti dalla riforma. Il 47% degli italiani li ha compresi in parte, il 20% confessa di averci capito poco.
“Il punto della riforma che in assoluto raccoglie il consenso quasi unanime degli italiani – sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento – è la prevista riduzione del numero dei senatori da 315 a 100, apprezzata da oltre 9 cittadini su 10. Meno condivisa dagli elettori è la composizione del nuovo Senato. Per appena un quinto si tratta di una scelta naturale per rappresentare i territori. Il 36% avrebbe preferito l’elezione diretta dei 100 senatori, mentre per il 45% sarebbe stato meglio eliminare del tutto il Senato. In pochi – prosegue il direttore dell’Istituto Demopolis – apprezzano la scelta di portare a Palazzo Madama 74 consiglieri regionali: una delle categorie maggiormente colpite negli ultimi anni dalla sfiducia dei cittadini verso la politica. Malgrado alcune perplessità sulla composizione del nuovo Senato – conclude Pietro Vento – prevale nell’opinione pubblica un ampio consenso al processo di riforme, in grado di rassicurare, almeno per il momento, il presidente del Consiglio Matteo Renzi in vista della consultazione popolare che dovrebbe tenersi nel prossimo autunno”.
Se il Referendum confermativo si tenesse oggi, con un’affluenza stimata intorno al 45%, il 60% degli italiani – secondo i dati rilevati da Demopolis – direbbe sì alle riforme. Il 21% opterebbe per il no, mentre si dichiara ancora indeciso quasi un quinto dei cittadini.