Il consumatore è frodato, il commerciante è disperato

La questione dei "saldi non saldi" è cosa antica. Maggiorare il prezzo di partenza sul quale applicare la percentuale di sconto, o tirare fuori merce non venduta degli anni precedenti e proporla in saldo, sono metodiche, nel tempo, consolidate. Sicuramente illegali e meritevoli di sanzioni! Il consumatore disattento si lascia coinvolgere facilmente nell’incauto acquisto e si convince del grande affare. Se parliamo di Messina e del fatto che i commercianti, i "piccoli" commercianti, quelli autonomi, sono stati atterrati da un’economia disastrosa, da una crisi che ha creato immobilità nelle vendite, se pensiamo che i negozi aperti in città, davvero pochi, stanno ai limiti della sopravvivenza, il "reato" mi appare meno grave. E’ vero che è un gioco "sporco" che si gioca con sistemi "sporchi… il consumatore è frodato, il commerciante è disperato! Sanzioni severe vanno elevate ai grossi "marchi" che hanno precise regole da rispettare, su scala nazionale, e che movimentano giri di affari importanti. Il piccolo commerciante fa parte del sistema che crea annientamento e desolazione. Oggi, più che mai, sono necessarie le guerre alle grandi frodi. "La legge è uguale per tutti", in questo caso, mi sembra quasi iniquo.

Giovanna Cardile