Meno mimose, più diritti: l’augurio della FP CGIL a tutte le donne, lavoratrici e non

Meno mimose, più diritti e parità di condizioni per le donne sul posto di lavoro. Nel giorno in cui si “celebra” la donna, fa ancor più rabbia pensare all’inaccettabile status sociale in cui versano centinaia di lavoratrici, costrette a pagare il prezzo più alto di questa devastante crisi.
Sono le donne, prima ancora che lavoratrici madri di famiglie, ad essere costrette a fare finta di nulla nonostante le sofferenze e le difficoltà affrontate sia sul posto di lavoro, dove il maschilismo continua ad essere imperante. Questo il duro commento della Segretaria della FPCGIL Clara Crocè.
E’ ipocrita, oltre che inutile, nascondere tutto ciò dietro il giallo oro di un fiore che, per quanto bello e luminoso, già domani sarà sfiorito, sarà soffiato via dal vento come le vite delle tante donne che ogni giorno, che siano distanti da noi centinaia di chilometri o che siano le nostre vicine di casa, si perdono nel labirinto della loro disperazione: perché si sentono abbandonate, tradite, non comprese proprio dai tanti uomini che oggi pensano di poter cancellare tutto con un bouquet profumato e qualche regalo.
Non è questo quello che interessa a coloro che sono stanche di essere etichettate, a convenienza, le esponenti del “gentil sesso”, salvo poi essere costrette a giocare un ruolo tutt’altro che “gentile” per mantenere in piedi la famiglia, a discapito di loro stesse, del loro benessere, del loro equilibrio, della loro stessa vita.
Stanchezza e frustrazione sono gli elementi che spesso caratterizzano la carriera professionale di molte donne, capaci, e, proprio per questo, pronte a poter fare molto di più rispetto alle mansioni che vengono loro riservate. Coloro che invece riescono a farsi spazio e far valere le proprie competenze, vengono “tacciate” di aver raggiunto incarichi di prestigio non per merito ma per ben altri “fattori. E’ per tutte queste ragioni che nel giorno in cui si “festeggia” la donna, le uniche ad aver davvero poco da brindare, o almeno non per il significato che a tale giornata viene attribuito, sono le donne stesse, la cui battaglia per un’affermazione personale, sociale e professionale, degna di tale nome, è solo all’inizio. La FP CGIL, oggi e sempre, è pronta per scendere in campo al loro fianco.

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