Dopo aver letto della conferenza stampa di oggi, in occasione della presentazione della “Giornata in memoria delle vittime di Mafia” che si terrà a Messina lunedì 21 Marzo p.v., ci chiediamo se Don Ciotti sia al corrente di alcune gravissime “disattenzioni” nelle quali è incappata, certamente fino a Settembre 2015, l’Amministrazione Accorinti.
“Disattenzioni” alle quali ci auguriamo che il Sindaco abbia posto rimedio.
Avendo, però, provato decine di volte ad interpellare il Sindaco su questa specifica questione e su altre e non avendo mai avuto alcuna risposta (a proposito di trasparenza e partecipazione) ci auguriamo, vista l’importanza dell’evento, che sia Don Ciotti a chiedere chiarezza.
I Fatti.
Il Prefetto Trotta, nel Settembre 2015 nel rispetto dei propri compiti istituzionali, era stato costretto a richiamare, ripetutamente e sempre per la stessa ragione, l’amministrazione Comunale rea di non aver mai applicato, dalla data dell’insediamento (Luglio 2013), il protocollo antimafia “Carlo Alberto Dalla Chiesa”.
La reazione, o meglio l’incredibile giustificazione, del Sindaco che dichiarava di non essere a conoscenza dell’esistenza di tale protocollo (sottoscritto da Prefettura e Comune di Messina nel 2008!!!) confermava la differenza sostanziale tra gli slogan e le concrete azioni amministrative da intraprendere per combattere l’illegalità e la Mafia.
Prima di quel clamoroso richiamo, nel mese di Gennaio 2014, noi di reset consegnammo all’Assessore Panarello la proposta di adesione del Comune di Messina alla “Carta di Pisa”.
Tale proposta fu tramutata dall’Assessore Panarello in una delibera di Giunta che alleghiamo in copia e che, ci risulta, fu bocciata.
Ci chiediamo dunque se ad oggi chi ospita un evento così importante abbia “sanato” tali gravissime questioni o si sia limitato, ancora una volta, ad enunciare discorsi demagogici privi di alcun riscontro concreto.
Messina muore ed ha bisogno di tantissime cose tranne che di “belle parole”.
Il Rappresentante
Alessandro Tinaglia