Faccio seguito ai precedenti comunicati agli esponenti politici nei quali avevo espresso la preoccupazione per il risarcimento alle vittime della strada, compromesso dopo il passaggio del DDL concorrenza dalla Camera al Senato.
Avevo anche evidenziato che il relatore Luigi Marino, relatore del ddl concorrenza, era schierato a favore delle imprese assicuratrici, ed era quindi portatore di un orientamento pregiudizievole per le vittime, ed avevo chiesto di affrontare la discussione sul ddl concorrenza migliorando e non deprimendo il risarcimento del danno alla persona, per il quale continuiamo a sostenere l’osservanza dei parametri delle Tabelle di Milano, e di eliminare anche gli emendamenti che per tutti i danneggiati peggiorano il testo uscito dalla Camera, e per le vittime della strada introducono misure vessatorie a livello risarcitorio e processuale.
Nel riscontrare che in Senato, nonostante le nostre richieste, si fa orecchio da mercante e la discussione è orientata a decurtare di almeno il 30% i valori dei risarcimenti alle vittime della strada, che hanno subito lesioni gravi o gravissime, a non riconoscere il danno morale e a riformulare su invito del senatore Scalia l’art. 8, l’AIFVS esprime la propria indignazione e continua a dire ai Senatori che il risarcimento non si tocca. È una questione di civiltà, di dignità e di attenzione ai diritti della persona, pertanto la nostra pressante ed inderogabile richiesta è: “giù le mani dal risarcimento del danno alla persona, sia in termini di perdita della vita che di perdita dell’integrità della salute”.
Assieme ai sottoscrittori della “Carta di Bologna” chiediamo che non vengano stravolte le indicazioni della Camera.
L’AIFVS si attende di essere ascoltata e di avere risposta alle richieste, come si usa tra persone civili.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS