Reset e il Valzer della vergogna

Nelle ultime ore i nostri “eroi” hanno voluto sorprenderci e avvisarci che anche se a Messina abbiamo toccato il fondo loro, i nostri “eroi”, sono in grado di farci scavare e magari anche di farci trovare il petrolio. Paragone scelto ad hoc per invitare i Messinesi a recarsi alle urne Domenica 17 Aprile e votare SI. Crediamo onestamente che non abbia più alcun senso dividere #quellicheceranoprima da #quellichecisonoadesso. Sono la stessa identica cosa, cambia solo la “confezione regalo”del “pacco.
L’uscita di Gianfranco Miccichè di Forza Italia che ci racconta candidamente come l’esperienza Accorinti ed i disastri ad essa connessi siano il più grande spot elettorale per far rimpiangere la politica di prima è sintomatica della distanza siderale che separa i veri problemi delle persone dagli interessi di parte ed i giochi di potere della politica tradizionale, tracotante ed avvilente.
Insomma sintetizzando, i cavoli propri a discapito degli interessi della collettività.
Miccichè arriva a dire che tali accorintiani disastri gli tornano utili mentre riorganizza il suo partito.
Secondo Miccichè dunque (secondo lui è logico!!!) non ha senso votare la sfiducia rinunciando a tale manna.
Per la verità alla contrarietà alla sfiducia al Sindaco rivalutatore ci aggiunge anche un pizzico di senso di responsabilità e rispetto per il mandato elettorale, così tanto per gradire.
Tanto gli elettori sono rassegnati o non capiscono (sempre secondo lui)!!!
Non contenti di questo capolavoro anche i consiglieri comunali di Grande Sud decidono di regalarci un’altra perla e così mentre da un lato si dicono indignati perché il previsionale 2015 (ormai divenuto una farsa) non arriva in aula dall’altro confermano la loro voglia di restare incollati alla poltrona.
In fondo ma chi se ne frega se la città affonda e muore!!
Dulcis in fundo (è solo un modo di dire) l’amministrazione, che continua la sua incredibile serie di orrori (contro qualunque regola statistica), mentre risponde ai rilievi pesantissimi della Corte dei Conti con la solita ed evanescente relazione di Balotelli-Le Donne pensa bene di portare in aula le tariffe TARI 2016 prima del succitato, ed oramai leggendario, bilancio previsionale 2015.
Il previsionale 2015 ci ricorda la moglie dell’ispettore Colombo che sembra apparire da un momento all’altro ma che mai nessuno riuscirà a vedere fino alla fine della serie.
Insomma un valzer della vergogna interpretato da soggetti identici per contenuti e differenti solo all’apparenza.
La sostanza però non muta e la città continua la sua triste, inarrestabile ed inesorabile discesa verso il basso.
A nostro avviso però solo la SOCIETÀ CIVILE partendo da valori come ETICA, COMPETENZA E MERITO potrà invertire la rotta.
E’ necessario capovolgere le regole che hanno caratterizzato tutta la politica fin ora passando dalla protesta inefficace alla proposta ed all’azione.
E’ arrivata l’ora, dunque, che la SOCIETÀ CIVILE si sostituisca all’attuale classe politica facendosi carico dei problemi di una comunità che è davvero vicina al baratro.
Alternative non ce ne sono.

Il Rappresentante
Alessandro Tinaglia