Messina in balia di una classe politica irresponsabile

Questa città non può più accettare il dibattito sul nulla, non può più accettare che l’attaccamento alla poltrona ed al potere prevalgano sull’interesse collettivo, non può più accettare che non esista un progetto serio e condiviso di sviluppo e che si navighi a vista affrontando le emergenze. Questa città non può più accettare che l’ordinaria amministrazione, come un bilancio preventivo dell’anno precedente, si tramuti in un dramma sociale. I fatti sono che Messina è l’unica città italiana a non aver ancora approvato il bilancio preventivo 2015 con tutto ciò che ne consegue.

NESSUNO, RIPETIAMO NESSUNO POTRA’ TIRARSI FUORI, NE’ CHI HA GENERATO TUTTO QUESTO PER INCAPACITA’ NE’ CHI HA LASCIATO CHE SUCCEDESSE IGNORANDO LA NECESSITA’ DI METTERE FINE A QUESTA ASSURDA ESPERIENZA. LA SFIDUCIA OGGI DIVENTA INUTILE SEMPLICEMENTE PERCHE’SONO I FATTI A SANCIRLA COSI’ COME I FATTI SANCISCONO’ IL FALLIMENTO DELLA CITTA’. NESSUN PARERE DEI REVISORI IN EXTREMIS, NESSUN TENTATIVO VERGOGNOSO DI RESTARE IN SELLA DI SINDACO, GIUNTA, CONSIGLIO E SEGRETARIO-DIRETTORE GENERALI POTRANNO MUTARE I FATTI.
Se uno solo di questi soggetti, ovviamente con i distinguo di chi ha provato inutilmente a cambiare rotta, avessero un minino a cuore le sorti di Messina ed i Messinesi farebbero ciò che noi chiediamo da Giugno 2014:

ANDATE TUTTI A CASA E METTETE FINE A QUESTA VERGOGNA SE AVETE UN MINIMO DI DIGNITA’!!!
CHE NESSUNO PARLI DI SENSO DI RESPONSABILITA’ ADESSO, SAREBBE DAVVERO TROPPO!!!

Nel 2011 reset nacque dalla necessità di costruire un’alternativa a questa Politica incapace di dare risposte alla nostra comunità. Non avevamo, allora come oggi, niente contro nessuno in particolare ma il solo ed esclusivo obiettivo di portare anche in Politica quella “ragionevolezza” che, nella vita di tutti i giorni, ti porta a rivolgerti al medico più bravo se scopri di avere un tumore.

LE PAROLE COMPETENZA E POLITICA PERO’ NON SONO STATE, FINO AD OGGI, COMPATIBILI.

Per quanto ci riguarda non vediamo alcuna differenza tra le dichiarazioni della politica preaccorintiana e quelle attuali.
Esiste una continuità devastante tra l’incapacità di dare una prospettiva di sviluppo a questo territorio e la propaganda.
E’ francamente avvilente come a fronte di giudizi super partes come quelle dei magistrati contabili si sia risposto con la narrazione biblica del miracolo di Lazzaro per poi arrivare, oggi, all’inevitabile e logica conseguenza.
Non sia veggenti come non lo sono Labdem, Federazione Nuova Destra, Servizio Pubblico Peloro, Vento dello Stretto, Capitale Messina, qualche consigliere comunale ex Accorintiano e (nonostante i due “freschi assessori”) anche alcuni consiglieri di PD e Sicilia Futura. Se guardi ai fatti senza altri fini, se non prevale l’interesse personale su quello collettivo non puoi non vedere cosa sta accadendo.
Continuiamo a credere che fin quando in politica non conteranno esclusivamente i fatti, al netto delle simpatie e delle legende secondo le quali l’essere onesto è condizione sufficiente, anziché semplicemente necessaria, per amministrare sarà impossibile che le cose cambino.
Le cose quindi non cambieranno finché i Messinesi non reclameranno risultati e quel senso di responsabilità che chi va a governare una città deve possedere, mettendo avanti l’interesse collettivo rispetto a quello personale e quindi portando ad ovvi e necessari passi indietro pur di tutelare la comunità.
Le cose quindi non cambieranno fin quando di fronte a fatti oggettivi sarà possibile che un “politico”, di prima, di ora o di domani, si possa permettere di negare di aver vinto le elezioni promettendo la dichiarazione di dissesto ed un’operazione verità finalizzata all’individuazione dei responsabili. Le cose non cambieranno fin quando i Messinesi accetteranno che si possa dire tutto ed il contrario di tutto anche quando l’oggettività dei fatti dice il contrario.

Inutile dire che siamo ancora più convinti della necessità di un reset!!!

Il Rappresentante
Alessandro Tinaglia