Sul processo legato alla vicenda del famoso “Pilone 40” di Terna, parte dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi, interviene la deputata del M5S Valentina Zafarana, chiedendo, tramite una mozione, che la Regione si costituisca parte civile nel processo.
“Non capiamo davvero – spiega Zafarana – come sia possibile che la Regione Siciliana non risulti costituita come parte civile all’interno del procedimento, considerato che lo stesso Pubblico Ministero, nel decreto di citazione a giudizio, ha identificato la Soprintendenza beni culturali ed ambientali di Messina, organo che rappresenta il Governo Regionale sul territorio messinese, come parte offesa”.
“Oltre all’aspetto formale – continua la deputata – sarebbe finalmente un messaggio politico chiaro e definitivo rispetto alle reali intenzioni da parte del governo regionale in merito a tematiche di fondamentale importanza quali la tutela del territorio, in ogni sua accezione. Da troppi anni, infatti, sull’argomento il governo si mostra succube rispetto a interessi diversi da quelli dei cittadini, non facendo seguire fatti concreti alle roboanti dichiarazioni di guerra rilasciate a mezzo stampa”.
“Proprio per questo motivo – conclude – abbiamo, già da un mese, presentato una mozione che impegnasse il Governo a fare il proprio dovere, ma ovviamente è rimasta chiusa nei cassetti, bloccata dall’andamento lento del parlamento. Speriamo di non dover essere costretti a richiedere la calendarizzazione d’urgenza e che il governo faccia, per una volta, ciò che è giusto fare”.