La “festa del lavoro senza lavoro”, o meglio senza quei diritti che del lavoro sono naturale conseguenza: diritto allo stipendio, ovvero diritto a vivere un’esistenza dignitosa. In questo 2016, ancor più che in qualsiasi altro anno, il primo maggio dello Stretto non si tinge di rosso, bensì di grigio. La sensazione di sconforto che regna tra i lavoratori è palpabile: in tanti, a causa della mancata corresponsione dello stipendio (dovuta alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2015), trascorreranno questa giornata con angoscia , provando, nonostante tutto, ad affrontare a testa alta la condizione di grande difficoltà in cui si trovano. In termini economici ed occupazionali, Messina sta vivendo uno dei momenti storici più critici mai vissuti, così come “eccezionale”, purtroppo in accezione negativa, è la disperazione che attanaglia migliaia di famiglie messinesi. Da parte della FP Cgil non manca e non mancherà la vicinanza a tutti i lavoratori che, ancor di più in questi giorni di profonda angoscia, hanno bisogno di appoggio e sostegno. Nonostante ciò, l’unico e possibile aiuto potrà arrivare solo dalle decisioni che la classe politica che oggi governa la città, a tutti i livelli, deve adottare. E’ da un “sì” o un “no” che dipende il futuro di una città e delle tante persone che qui, tra mille difficoltà, hanno costruito le proprie vite.
Ecco perché oggi più che mai siamo pronti a gridare “viva la festa di un lavoro giusto, che doni dignità di vivere”.
La Segreteria della FPCGIL
Clara Crocè -Carmelo Pino – Francesco Fucile