Che bell’esempio!

Avevamo anticipato che l’atteggiamento “schizofrenico” di Accorinti sulla nomina a Sindaco Metropolitano sarebbe stata foriera di disastri politici ed istituzionali ed ancora una volta non ci sbagliavamo. Dopo le dichiarazioni sulla presunta vocazione del territorio della città Metropolitana che dovrebbe guardare all’accoglienza dei profughi come elemento di grande connotazione sono seguite quelle (in verità già rilasciate tempo fa) sul grande Parco urbano della Città di Messina: “Il Gran Camposanto”!
Non siamo tra quelli che credono che i profughi, o meglio le PERSONE, vadano ricacciati indietro o peggio che la crisi internazionale abbia a che vedere con questi poveri sciagurati che scappano da guerra e fame. Esiste però una differenza sostanziale tra un ragionamento condivisibile che, partendo dagli inviolabili diritti umani che una società civile deve garantire a tutti, non ritiene gli “Hotspot” la soluzione migliore ed uno che individua nell’accoglienza un modello di sviluppo di una comunità in ginocchio arrivando addirittura ad estendere tale vocazione ai 108 comuni della Città metropolitana.
Accorinti non ha ben compreso, qualcuno lo avvisi per carità, che la campagna elettorale e la possibilità di cavarsela con lo slogan più accattivante sono finite tre anni fa.
Oggi la situazione è davvero seria e molto grave, certamente peggiore di quando si insediò a Palazzo Zanca.
L’ennesima crisi idrica, l’ennesima emergenza rifiuti, gli ennesimi finanziamenti a rischio.
La necessità del ritorno alle urne dunque non è certamente una richiesta campata in aria ma la semplice somma di decine e decine di errori che però un malato terminale come il nostro territorio non poteva e non può più permettersi.
L’8 Giugno scorso i ragazzi di alcune scuole cittadine sono stati premiati in occasione del concorso “Cambia ME”.
Alle scuole è stata infatti donata una coppa come riconoscimento mentre ai bambini sono state consegnate delle medaglie. Fin qui nulla di strano, anzi un’iniziativa meritoria.
Chi era presente ha però raccontato di aver assistito una scena grottesca perché le medaglie consegnate ai bambini sono servite solo per le foto di rito col Sindaco ed alcuni esponenti della Giunta infatti subito dopo la foto le medaglie sono state requisite ai bambini perché altri potessero fare la successiva foto.
Inutile dire quale sia stata la reazione dei bambini e dei genitori attoniti.
In questo però il professore Accorinti è stato di parola: Continua a lasciare la Città senza parole!

Il Rappresentante
Alessandro Tinaglia