Riceviamo presso la Sede Nazionale di "Sicilia ai Siciliani ", in data 05 luglio 2016, una lettera da parte del sig. Antonio Donato di Ganzirri (Me).
Raccolgo e trasferisco le lamentele mie personali e di un gruppo di villeggianti, sempre più esterrefatti dal crescente degrado. Qualche giorno fa su un giornale cittadino, l’annuncio , a tutta pagina , della ripresa della produzione di " cocciole" nel pantano di Ganzirri, a quanto pare non più inquinato. Il cronista rilevava ,fra l’altro, che nel pantano di Torre Faro (pantanello) vengono da anni prodotti molluschi (cozze), in continuità della "tradizione storica" dei luoghi……In verità, non sembra esservi produzione ma immissione di tonnellate e tonnellate di mitili provenienti dai luoghi più disparati, spesso con grande e diffuso fetore, posti a "stabulizzare"prima della commercializzazione, con buona pace del " biotopo" locale. Il tutto viene contornato da una messe di bidoni e boe di plastica che occupano gran parte dello specchio d’acqua. Basterebbe il descritto per rendere inappropriata e ridicola la denominazione "Riserva Orientata di Capo Peloro—qui la natura è protetta. La totale violazione degli scopi e degli obiettivi della RISERVA, sono palesi, così come sono palesi i MANCATI CONTROLLI. Lato Nord del " lago Piccolo": UNA DISTESA DI CASSONETTI MALEODORANTI, unitamente a cumuli d’immondizia lasciata a marcire per giorni. Lungo le sponde, cementificazioni, darsene per imbarcazioni dotati di potenti fuoribordo, che si spostano nel laghetto, ammassi cespugliosi privi di cura, materiali di risulta, appropriazione indebita di strisce di terreno, costruzioni abusive cresciute in successione, capannoni con tetto in eternit (amianto) ormai vetusto e in probabile disfacimento ( specie a Sud), marciapiede intransitabili, pali della luce divelti, auto che sfrecciano ad altissima velocità sulle strade limitrofe. Il tutto contornato da "valanghe" di danaro pubblico spese in modo improprio e sospetto(ad esempio nella zona detta " del Pilone". E’ comunque necessario evidenziare che chiusure e recinzioni abusive lungo le sponde del " pantanello" ,impediscono la legittima fruizione dei luoghi da parte del pubblico. Per quanto esposto ,sembrano evidenziarsi precise e vergognose volontà speculative, unitamente a indubbie incapacità gestionali…. CHE dire, nella mia qualità di Presidente di "Sicilia ai Siciliani" non posso che riconoscere giuste, nella totalità , le lamentele del sig. Donato che ha ritenuto peraltro di indirizzarci la lettera, integralmente riportata, nella certezza di tutta la nostra attenzione. Il coraggio e la capacità di indignarsi che il sig. Donato esprime, anche a nome e per conto di un gruppo di villeggianti di Ganzirri, fanno sperare nella capacità di risollevarsi che esiste , ma è latente, del Popolo Siciliano.
Presidenza “Sicilia ai Siciliani”
Salvo Zanghì