Noi senza stipendi e loro indennizzati

“Come è vero che a questo mondo tutto è relativo! Prendiamo il concetto di colpa, ad esempio: esso in Italia significa una cosa e il suo esatto contrario, perché i nostri Parlamentari evidentemente godono di qualche pregio soprannaturale… In Italia se un Poliziotto fa male a se stesso o ad altri per colpa semplice viene chiamato a risarcire lo Stato o spedito nella cella di un carcere (siamo gli unici in Italia a finire in galera per mera colpa); ma se un Parlamentare tiene una certa condotta con colpa grave allora saranno i cittadini a pagare l’assicurazione che lo indennizzerà per eventuali danni che lui stesso subisca! In Italia se un cittadino va in giro ubriaco e oltre tutto fa male a se stesso o ad altri compie comunque un reato; ma se un Parlamentare va in giro ubriaco e si fa male sono i cittadini a pagargli l’assicurazione che lo indennizzerà. In Italia non ci sono soldi sufficienti a pagare alle Forze dell’Ordine gli stipendi, che infatti sono da anni illegittimamente bloccati (e ciò significa che ci stanno rubando ciò che ci è dovuto), ma ci sono abbastanza soldi per pagare ai Parlamentari un’assicurazione che li possa indennizzare in caso contraggano malattie tropicali andando in vacanza all’estero, o vengano punti da insetti, o prendano un colpo di calore mentre stanno sotto il sole a bordo delle rispettive imbarcazioni al mare, o se si slogano una caviglia non scendendo le scale della Camera, ma passeggiando in montagna, e altre robette simili!!! E mi fermo qui perché la mia divisa mi impedisce di aggiungere altro…”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la discussione in Parlamento relativo alle voci di spesa del bilancio della Camera per l’esercizio 2013, il cui capitolo 1130 prevede una spesa di 350.000 euro per l’assicurazione vita invalidità ed infortuni dei Deputati.
“Ripeto a me stesso ed agli altri – insiste Maccari – perché mi pare troppo assurdo per essere vero, che paghiamo la copertura assicurativa a questi signori persino quando si fanno male per essersi comportati con colpa grave, o quando sono ubriachi, o per patologie contratte mentre erano in ferie e simili. Se penso che i Poliziotti non hanno garantita neppure la tutela legale mi viene davvero da gridare allo scandalo. Se penso che noi subiamo torture mediatiche di ogni genere e dobbiamo vendere tutto il vendibile se durante il servizio capita che un arrestato si senta male o muoia, persino se ubriaco o drogato. Se uno di noi muore di infarto mentre è in servizio chi se ne frega, se un arrestato muore di infarto via alle sfilate in Parlamento e Poliziotti sotto inchiesta… molto presto per tortura!”.
“Ricordo con orrore – insiste Maccari -, come esempio su tutti, la vergognosa vicenda di un collega chiamato dalla Corte dei conti a risarcire lo Stato delle spese per le cure mediche di cui aveva avuto bisogno quando si era involontariamente ferito con la propria arma di ordinanza mentre la puliva… Ricordo con raccapriccio le gogne mediatiche, disciplinari, penali, di tanti colleghi incappati nelle disgrazie che questo nostro lavoro porta spesso con se. Ricordo con sdegno le continue ed ignobili spese di politici e Rappresentanti istituzionali italiani che scialacquano a destra ed a manca mentre il popolo soffre e le Forze dell’Ordine arrancano. Siamo Poliziotti e terremo fede per sempre al nostro impegno verso lo Stato, ma impedirci di dire che tutto questo è letteralmente scioccante ed indegno non si può”.