
In una Città che resta senza acqua a singhiozzo, che vive in mezzo a montagne di spazzatura e scopre nuovi sprechi inaccettabili, che non garantisce servizi sociali e mobilità ai suoi cittadini, che decapita alberi senza reimpiantarli confermando di essere l’ultima in Italia per qualità della vita, che non affronta il dramma di oltre mille attività chiuse nel 2015, che non sa dotarsi di un PRG, che non sa valorizzare il suo waterfront e fa scappare i turisti, che non sa trattenere le intelligenze migliori e garantire un futuro ai giovani e meno giovani, in una città del genere è possibile che il dibattito possa essere incentrarsi sul dormitorio o sullo scontrino da un euro dell’attuale Sindaco o sulle spese dei precedenti?
Non provano vergogna Accorinti, Buzzanca e tutto il Consiglio Comunale ad alimentare e spettacolarizzare polemiche che alla Città non servono a nulla?
Se il Sindaco ha usato soldi di noi cittadini per fini non istituzionali, così come accadde a Buzzanca che fu giustamente sanzionato, saranno gli organi preposti a deciderlo anche perché non esistono, qualora fossero provati, peculati di seria A e serie B.
Siamo stanchi di questo teatrino e ricordiamo al Consiglio Comunale che se vuole ha gli strumenti previsti dalla legge per ridare la parola agli elettori e chiudere una delle più tristi parentesi amministrative che si ricordino almeno assimilabile a quelle recenti e disastrose.
Visto, però, che sappiamo che né Sindaco né Consiglio lasceranno la poltrona (morbo di attak) almeno che ci facciano la cortesia di mettere fine a questo spettacolo indecoroso e si occupino della nostra città.
Ci provino almeno e smettano di provare a nascondere l’inadeguatezza amministrativa con colpi di teatro di quarto ordine.
Si ricominci a confrontarsi seriamente e serenamente sul futuro di Messina, si provino a capitalizzare opportunità come il Masterplan, il Patto per la Falce ed il PON Metro disegnando un vero MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE E COERENTE.
Il resto, per favore, evitatecelo! Davvero qualcuno degli attori di questa commedia dell’assurdo, di prima e di adesso, crede che i Messinesi abbiamo difficoltà a comprendere che serve un’alternativa ad entrambi e che qualcuno di loro avrà la possibilità di ripresentarsi agli elettori dopo anni di disastro?
Se lo pensano si sbagliano. Lo diciamo spesso ma nella testa di questi signori i Messinesi vivono ad Amsterdam mentre invece continuano a vivere nella peggiore città di Italia.
Protestare, inveire, parlare allo stomaco della gente è facile ma amministrare e risolvere i problemi creando concrete opportunità per i cittadini è un’altra storia.
reset c’è!
Il Rappresentante
Alessandro Tinaglia