Ritardi, rimpalli di competenza e, a tre anni dall’espletamento della gara di appalto per i lavori del porto di Tremestieri aggiudicati all’impresa Codemar, ancora oggi, l’inizio dei lavori rimane un miraggio. A denunciarlo i segretari provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Messina, Pasquale De Vardo, Giuseppe Famiano e Biagio Oriti, che evidenziano le gravi responsabilità degli enti coinvolti per il mancato inizio dei lavori di un’opera importante e strategica per la città di Messina.
«Riteniamo inammissibili i gravi ritardi accumulati dalla Commissione regionale dei lavori pubblici per l’approvazione del progetto esecutivo già approvato da altri organi competenti – affermano i tre sindacalisti – Tali ritardi ci portano a ritenere concreta la possibilità di perdere i finanziamenti, circa 72 milioni di eruo, per la realizzazione dell’opera. Cambiare le carte in tavola nel corso della partita, con la mancata attribuzione dei poteri speciali concessi all’inizio della procedura, ha ingarbugliato le carte a tal punto da vanificare l’obiettivo iniziale di dare una soluzione all’emergenza viabilità nella città di Messina».
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Messina, considerata la grave crisi che dal 2009 investe il comparto edile, ritengono un fatto grave che il sistema burocratico nella nostra regione continui a bloccare le numerose opere pubbliche finanziate ed appaltate, che in questo momento avrebbero consentito un’importante boccata di ossigeno per i tanti lavoratori edili disoccupati. I segretari provinciali De Vardo, Famiano e Oriti, se dovesse perdurare il ritardo sull’inizio dei lavori, intraprenderanno azioni di mobilitazione per rimuovere ogni ulteriore ostacolo all’inizio dei lavori.