E adesso, the day after, viene presentato il conto politico a tutti quelli che hanno votato no perchè non convinti dalla modifica non proposta, ma imposta. A me non piace affatto. Dovrei allora dire a questi signori che già il dover sembrare uno che sta con Salvini mi ha fatto schifo. Io ho votato no perchè non consideravo la modifica imposta dal Governo come convincente. Nè funzionale, nè moderna, tantomeno efficace per ridurre – come si intendeva far credere – i costi della politica. I costi della politica vanno ridotti, ma per davvero. Molti italiani consideravano questo sdoppiamento di ruoli istituzionali – oggi sindaci e domani senatori – il modo per fare male l’uno e l’altro compito. Mi spiace dire che è proprio così.
Ma oggi mi sento dire: hai visto cosa avete combinato. Cosa hanno combinato, dico io. Cosa ha combinato uno che ha governato, proprio come quando faceva il sindaco a Firenze, mica da oggi, con l’atteggiamento del bimbo che va in cortile con la palla e fa giocare gli altri solo a patto che lui giochi centravanti.
Renzi non era il mio capo del Governo ideale. Non l’ho mica votato. Sul tavolo ho visto mettere in questi anni soluzioni ai problemi (vedi jobs act) per nulla convincenti, ma piuttosto che niente si prende il piuttosto… La modifica degli articoli della Costituzione – letta e riletta – è cervellotica, ingarbugliata, male esposta. Non ai miei occhi di semplice cittadino: così si sono espressi anche fior di studiosi della materia. Sono io che ringrazio Renzi per averci costretto, oggi, a sentire l’avvio della campagna politica dei suoi oppositori, quelli in cui NON SOLO non ci riconosciamo, ma che vedremmo volentieri esiliati altrove. Dell’escalation di un Salvini, per intenderci, non siamo noi i responsabili, carissimi.
Diego Costa