Si è fatto il Governo in tempi rapidi, nonostante le accuse di bizantinismi procedurali di qualche scribacchino di turno, ed e’ scattata l’accusa di Governo fotocopia. La realtà è sotto gli occhi di tutti, e ognuno può fare le proprie valutazioni, ma si dimentica che i governi si reggono su una maggioranza parlamentare (come prevede la Costituzione, che e’ stata confermata con una netta maggioranza al referendum del 4 dicembre scorso) e la maggioranza parlamentare, oggi, e’ quella del PD. Puo’ non piacere, ma sono stati gli elettori, cioe’ noi cittadini, a votare questi parlamentari, di qualunque segno. A proposito di elezioni, tutti i partiti si sono dichiarati per le "elezioni subito". Si dovra’ fare una nuova legge elettorale, e con quale sistema, dopo le modifiche della Consulta? Su questo argomento i due maggiori partiti (intesi come parti politiche), il PD e il Movimento5stelle, hanno avuto comportamenti incoerentemente analoghi. Il PD, dopo aver approvato la legge elettorale chiamata "Italicum", si e’ detto disponibile a cambiarla; il Movimento5stelle e’ passato da il sostegno al "Mattarellum" (sistema misto maggioritario e proporzionale), al proporzionale e, da ultimo, all’"Italicum", che era stata bollata come legge fascista dallo stesso Beppe Grillo.
Insomma, ognuno tira l’acqua al proprio mulino in relazioni alle proprie esigenze che’ quelle del Paese non contano. Sicche’, in questo caso, PD e Movimento5stelle pari sono.
La nostra proposta, da tempo, e’ quella di un sistema uninominale secco ad un turno. Chi vince governa, chi perde va all’opposizione.
Troppo semplice?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc