Giustizia. Roma e Milano. Mantenere la posizione

Due notizie bomba arrivano da Roma e Milano, la Capitale d’Italia e la Capitale morale. A Roma è stato arrestato Raffaele Marra, uno dei più stretti collaboratori della sindaca penta stellata Virginia Raggi, a Milano ha avuto un avviso di garanzia il sindaco Giuseppe Sala, che si è autosospeso. Ora, ogni parte politica tirerà l’acqua al proprio mulino, in particolare gli esponenti dei due maggiori partiti (parti politiche) PD e Movimento5stelle. Si dirà che le responsabilità sono oggettive (politiche), altri diranno che sono soggettive, qualcuno griderà al complotto, altri chiederanno le dimissioni, ecc. Nessuno rivendica un pilastro fondamentale della nostra convivenza, vale a dire il diritto, cioe’ l’insieme delle norme che ci siamo dati e che hanno come punto di riferimento la Costituzione (confermata con una netta maggioranza nel referendum del 4 dicembre scorso). All’art. 27, la nostra Costituzione sancisce che un cittadino non è considerato colpevole fino a sentenza definitiva. Di conseguenza, qualsiasi cittadino, indagato o imputato, è innocente fino a prova del contrario. E’ questa la "postazione" da mantenere. Fino all’ultimo. Se questa fosse stata la posizione delle forze politiche, partiti o movimenti, oggi non assisteremmo alle tristi, scontate ed interessate rappresentazioni.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc