«Il mondo della scuola è atteso a una svolta epocale». È stata questa una delle prime frasi della relazione introduttiva al VI Congresso della Cisl Scuola Messina pronunciata dal segretario generale Carmelo Cardillo, riconfermato alla guida della federazione. Ad affiancarlo in segreteria Elsa Muscolino e Salvatore Musolino.
«Oggi – ha detto Cardillo – si presentano insieme due sfide provocate da due fenomeni che mettono a rischio la possibilità di trovare posti di lavoro. La prima è quella della quarta rivoluzione industriale, Industry 4.0, che si sostanzia nell’integrazione tra meccanica ed elettronica, con l’inevitabile risultato che le macchine-robot sottrarranno lavori basati su conoscenze ordinarie e attività ripetitive ai lavoratori umani. L’altra grande sfida sarà, anzi lo è già, quella di vincere la concorrenza con i lavoratori low-cost, presenti nel mondo globalizzato e questo, ovviamente, pone una minaccia molto importante alla nostra economia e, conseguentemente, al lavoro presente nel mondo occidentale che gode di tutele e salari molto più elevati a parità di qualifica, favorendo così la delocalizzazione delle attività».
Evidenziata, quindi, la necessità Per vincere la doppia sfida ed essere competitivi bisogna dotarsi di un sistema scolastico-formativo di qualità, adeguato alle nuove esigenze, che dovrà essere posto, al centro delle scelte politiche che ogni governo, presente e futuro, dovrà assumere e non si dovrà, pertanto, più permettere il saccheggio della scuola al quale nessun governo del recente passato si è sottratto, utilizzandola come un bancomat. Da valutare, in questa nuova condizione, una rideterminazione dell’orario di lavoro a fronte di una minore domanda dal mondo produttivo. È già avvenuto in passato».
Della situazione che sta vivendo la scuola a livello nazionale e siciliano ha parlato invece la segretaria generale della Cisl Scuola Sicilia, Francesca Bellia che ha sottolineato, innanzitutto, come quello di Messina «sia il terzo congresso in Sicilia, ancora ce ne saranno altri due e quindi siamo in un momento estremamente vitale dell’organizzazione con confronto continui sui temi della scuola. La Legge di Riforma ci ha consegnato una scuola nel caos e Scuola siciliana e nazionale sta vivendo grande disagio a seguito della legge di riforma che ci ha consegnato una scuola nel caos. La nuova governance della scuola ha tolto i valori della collegialità e della condivisione che la scuola deve avere perché si rivolge alla comunità. Stiamo lavorando sui temi attuali legati al nuovo contesto determinato dal dialogo sociale che ha voluto il nuovo Governo e che ha messo al centro la contrattazione tra le parti attraverso un’intesa voluta fortemente dalla Cisl confederale e dalla Cisl Scuola in cui si ridà valore alla contrattazione in un riequilibrio tra legge e contratto, dopo le invasioni normative che hanno tolto alla contrattazione il suo vero valore». Non poteva mancare l’accenno alla formazione professionale, «tema importante – ha ricordato la Bellia – che va affrontato per cercare di eliminare il disagio di tante famiglie. Purtroppo il Governo regionale è attento più ai propri consensi elettorali e non al bisogno della gente, una politica non al servizio della gente».