Buco sanato dall’aumento ricavi dei trasporti… con le multe. Rimedio peggio del male

Multe fino a 200 euro per chi viaggia in bus senza biglietto. In cambio tariffe più trasparenti e rimborso garantito per ritardi otre 30 minuti. Che paura… e quale idea geniale.
Il Paese di Totò, che proprio in questi giorni viene ricordato per l’anniversario della sua morte, ha trovato modo di onorare il grande attore comico. Secondo i geni del nostro fisco, portare la multa fino a 200 euro dovrebbe scoraggiare i cosiddetti portoghesi (non ce ne voglia Lisbona…). Oggi le multe sono di una media di 50/100 euro. Strano meccanismo mentale quello dei fiscalisti del nostro apparato burocratico: invece di far calare i prezzi e creare condizioni perche’ tutti possano pagare, aumentano le sanzioni. Sai che paura si prenderà il portoghese che oggi rischia 100 di fronte al rischio di 200, tanto nella maggior parte dei casi, chi viene cuccato senza biglietto non paga neanche la multa, e all’amministrazione il meccanismo di recupero costa più che lasciar correre. Non solo, ma la promessa di rimborsi automatici ci fa sorridere se pensiamo ad altri contesti in cui ciò dovrebbe avvenire: treni, energia, telefoni, etc.. dove i gestori di questi servizi mai ti fanno un rimborso automatico, a meno che tu non faccia una raccomandata A/R e, spesso, li devi poi portare davanti all’autorità di settore per vederti riconosciuto il diritto: tutto a costi di denaro e tempo molto superiori al rimborso in se’. I gestori vari lo sanno e ci marciano, dimostrando, per l’appunto, di essere marci. Ve lo vedete un Atac o Atm o Ataf che danno il rimborso del biglietto perche’ hanno un ritardo di oltre 30 minuti senza che l’utente non li abbia in qualche modo minacciati legalmente? Sicuramente se le multe per il loro disservizio non fosse il mero rimborso del biglietto ma -per esempio- 2.000 euro se non dato in modo automatico (che comunque dovrebbe essere -sempre per esempio- 500 euro e non il costo del mero biglietto), forse qualcosa potrebbe funzionare. Fantasia di diritti dell’utente e qualita’ del servizio, che i gestori ben sanno e continuano a fare quel che vogliono, mentre lo Stato ci prende sostanzialmente in giro facendoci credere che l’aumento delle sanzioni per gli utenti risolva il problema dei portoghesi *. Il meccanismo, a nostro avviso andrebbe capovolto: multe stratosferiche per i disservizi dei gestori, che dovrebbero crescere ancor di piu’ quando non vengono erogate in automatico, e sanzioni piccole per i portoghesi, si’ che in diversi preferiscano pagare piuttosto che farsi rincorrere da ufficiali giudiziari. Tanto, chi non paga la multa da 100 perchè nullatenente, continuera’ a non pagare anche la multa da 200.
Per fare questo basta solo un po’ di buon senso.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc