E’ stato avviato l’iter per il congresso provinciale del PD, un congresso straordinario dopo quello precedente che non ha mai determinato gli organismi e dopo un lungo periodo di commissariamento.
La nostra provincia è composta da 108 comuni e un’area metropolitana, con un’estensione lineare di 190 km. Un territorio vastissimo che conta oltre 651.000 abitanti, con siti UNESCO, parchi e poli turistici quali Taormina, Tindari, Gioiosa Marea, Capo d’Orlando e le Isole Eolie.
Un partito, che è al governo del paese e della regione e che vuole continuare ad amministrare, deve essere in grado di avere un’organizzazione e un gruppo dirigente rappresentativo dell’intero territorio, capace di fare sintesi e di essere punto di attrazione per gli iscritti, i simpatizzanti e l’intera comunità.
Per troppo tempo, invece, in questa provincia siamo stati divisi e frantumati, non abbiamo affrontato i problemi che affliggono il nostro territorio e abbiamo ragionato come se fossimo tanti partiti anziché uno solo. Questo ha portato a non essere riconosciuti come partito e, molto spesso, a non contare nei luoghi in cui si prendono le decisioni.
La forte regressione economica e sociale, la profonda crisi di valori che attraversa la società, la disoccupazione galoppante, la fuga di cervelli, impongono una presa di coscienza e la necessità d’intraprendere un’iniziativa del partito volta a creare le condizioni di un nuovo sviluppo.
Per fare questo, è prioritario costruire una rete di trasporti: è inaccettabile che il doppio binario si sia fermato a Patti dal lato Messina e a Buonfornello dal lato Palermo. Il territorio dei Nebrodi è, così, fortemente penalizzato e vive in una situazione di isolamento che compromette le possibilità di sviluppo del parco in esso presente e del polo turistico Tindari-Gioiosa Marea-Capo d’Orlando, oltre al fatto che si allungano ancora di più le distanze dalla città di Messina. È, inoltre, di fondamentale importanza, in questo contesto, una politica per la salvaguardia delle coste e per la corretta ed ottimale gestione dei rifiuti.
Un partito unito, inoltre, dovrebbe intervenire facendo una propria proposta nella discussione, che dura, invece, ormai da moltissimo tempo, sulla Sanità dell’intera area metropolitana, supportando un progetto di riorganizzazione che non penalizzi i territori, ma punti ad erogare servizi di qualità.
Questo congresso deve rappresentare una svolta radicale nel modo di agire e nel rispettare le regole. Se il Partito Democratico messinese vuole recuperare credibilità, dovrà trovare in fretta il coraggio di scuotersi energicamente dal basso e recuperare la voglia di essere "un laboratorio di idee", un posto dove si progetta, dove si trovano le risposte ai problemi di oggi con lungimiranza, guardando ad un domani migliore.
Non vogliamo un partito di qualcuno, ma un partito che sia una “casa” per tutti, aperto al dialogo ed al confronto nel modo più democratico e trasparente possibile. Non vogliamo un’entità astratta senza anima e senza futuro. Vogliamo un partito che promuova con determinazione i valori che ne costituiscono il fondamento e la sua ragione di essere, in un rapporto reale con i propri militanti e con i cittadini, un partito che abbia una visione complessa e la capacità di elaborare politiche per il territorio e che sia visibile e credibile. Vogliamo che chi sarà chiamato a guidarlo sia in grado di rappresentare la linea politica elaborata.
Proviamo, quindi, a fare le nostre proposte organizzative per il Pd che vogliamo:
Costruire una classe dirigente autonoma in grado di discutere e decidere sull’elaborazione di una linea politica per l’Area Metropolitana;
Che i militanti siano una risorsa per il partito, considerati e valorizzati per l’impegno, il lavoro, i progetti, le idee che sanno portare nel patrimonio culturale dei circoli;
Che i circoli siano il luogo di incontro della militanza attiva e dove si misura il polso del territorio: nei circoli nascono idee e proposte alle quali gli organi provinciali devono dare risposte concrete e tempestive;
Con il lavoro dei circoli, il Pd provinciale deve preparare progetti e idee che tengano conto dei bisogni di tutto il territorio;
Chi viene eletto nelle istituzioni deve essere un simbolo del partito e deve rendere conto al partito stesso ed ai circoli;
I circoli devono essere uno per comune e al loro interno ci deve essere una classe dirigente rappresentativa di tutte le anime, ovvero della pluralità delle posizioni, e devono diventare il luogo in cui si discute della politica e delle strategie del partito in quel territorio/comune;
Nell’Area Metropolitana, a Messina in particolare, i circoli devono corrispondere al numero delle circoscrizioni e gli iscritti ad ogni circolo devono essere residenti nel territorio della circoscrizione;
Il Segretario cittadino e la Segreteria devono essere eletti in tempi rapidissimi ed elaborare strategie per la città, considerato che l’anno prossimo ci sono le elezioni amministrative a Messina e che la città si trova in una fase delicata di profonda crisi economica, istituzionale e politica;
La scelta dei candidati, a qualsiasi livello, deve avvenire con regole certe, predeterminate da applicare sempre;
Per il rinnovo del tesseramento bisogna predisporre un sistema di regole precise, che valgano per tutti e che garantiscano trasparenza ,curato dai circoli collegialmente.