di Roberto Gugliotta
A sorpresa, Destra, Sinistra e Centro si tendono la mano. Fanno capire che in fondo non è così profondo il solco che, sulla "Grande Ammucchiata", separa la strada del nuovo Pd da quella di Forza Italia e Udc. Brindano, intrecciano nuove alleanze, promettono incarichi e posti nei sotto governi, insomma è un segnale di pace…."resta da vedere cosa è meglio: mille gatti coi coglioni sani, o dieci milioni di castrati", avrebbe detto Elsa Morante. E mentre i nuovi padroni progettano carriere politiche, occupazione di palazzo la disoccupazione in Italia rappresenta uno dei nodi più critici e problematici per i giovani. Le sue ricadute non sono solo di ordine economico ma anche psicologico, culturale e sociale. Nel 2016 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) si attesta al 37,8%25. Tale valore, seppur in calo rispetto all’anno precedente, si discosta notevolmente dalla media europea ferma al 18,7%. Dal 2007 – anno che anticipa lo scoppio della crisi economica – a oggi la situazione è decisamente precipitata: in soli nove anni il tasso di disoccupazione giovanile è salito di oltre 17 punti percentuali (dal 20,4% al 37,8%). Gente strana la nostra classe politica.