Ma prima o poi, se continua così…

di Roberto Gugliotta

Molto comodo percepire l’indennità di accompagnamento e contemporaneamente essere ricoverati in strutture sanitarie gratuite. L’indennità incassata non spettava! E’ quanto accertato dal Nucleo di Polizia tributaria di Caltanissetta che nel corso del corrente anno ha svolto una attenta ricognizione delle posizioni dei soggetti che risultavano percettori dell’indennità di accompagnamento e contestualmente erano ricoverati in lungodegenza a titolo gratuito. In particolare, l’attenzione degli investigatori si è concentrata su quei cittadini che, essendo titolari di tale indennità, si trovavano in degenza gratuita per periodi pari o superiori a 30 giorni. La legge prevede che al verificarsi di tale presupposto l’indennità di accompagnamento deve essere sospesa per l’intero periodo di ricovero; i percettori, pertanto, sono obbligati a segnalare all’INPS la propria condizione di ospedalizzazione. In tale contesto i finanzieri nisseni hanno appurato che sul territorio provinciale molteplici persone avevano omesso la suddetta comunicazione e, pertanto, percepito indebitamente l’indennità di accompagnamento per il periodo di degenza gratuita in struttura sanitaria. Tale illecita condotta ha procurato anche nocumento alle casse dell’azienda sanitaria provinciale per il mancato versamento delle rette giornaliere di degenza, quando dovute, sia da parte dei pazienti che – in caso di compartecipazione – dei comuni di residenza degli stessi.
Nel complesso le omissioni rilevate hanno generato un cospicuo danno alla spesa pubblica nazionale e locale. Oppure si scopre che: nel 2016 sono stati trasmessi all’Inps 12,6 milioni di certificati medici per il settore privato e 6,3 milioni per la pubblica amministrazione con una crescita del 4,4% per il privato e una sostanziale stabilità per il settore pubblico (-0,03%). Lo si legge nell’Osservatorio Inps sui certificati di malattia nel quale si sottolinea che gli eventi di malattia sono stati 9,3 milioni nel settore privato per 4,4 milioni di lavoratori coinvolti e 5 milioni nella pubblica amministrazione per 1,8 milioni di persone coinvolte. La distribuzione del numero degli eventi malattia per giorno di inizio della settimana nel 2016 è simile per entrambi i comparti, con frequenza massima il lunedì, 2,7 milioni di eventi per il settore privato e 1,3 milioni per la pubblica amministrazione, pari rispettivamente al 29,6% e al 26,8% del totale. Questi sono solo due dei tanti casi di malcostume che quotidianamente vengono a galla. Truffe, corruzioni, disfattismo, complicità istituzionali, cattiva gestione della cosa pubblica. Una volta, quando i vertici di qualsiasi settore venivano terremotati dalla giustizia, si poteva sperare che chi subentrava, per non ripetere gli stessi errori, fosse moralmente migliore. In Sicilia, però, al contrario, abbiamo visto che, nonostante Tangentopoli, la corruzione non è affatto finita. Ma prima o poi, se continua così…