Esponiamo qui a seguire il nostro dispiacere per il grave incendio che ha colpito la raffineria di Milazzo.
"L’ennesimo incidente colpisce la Valle del Mela. Una cabina elettrica esplode e manda in fiamme una vasca della RAM ferendo 4 operai dell’indotto con ustioni gravi. A questo si aggiunge una coltre di fumo che si è innalzata, ergendosi nell’aria e scatenando il panico e l’apprensione tra la popolazione dei vari Comuni della fascia Tirrenica dove, anche da luoghi molto distanti, si assisteva all’avanzarsi dell’enorme nube nera e al suo odore pesante.
A pochi giorni dalla manifestazione di Messina organizzata dai Comitati NO INCENERITORE VALLE DEL MELA, emerge drammaticamente il pericolo di ciò che i comitati e la maggior parte della popolazione incessamente sostengono, ossia, l’obsoleta industria petrolchimica che, alla lunga, dagli oltre 50 anni di attività riscontra le evidenti criticità, contaminando l’ambiente e la salute dei cittadini, barattandola con posti di lavoro e il silenzio sulle disgrazie come quelle di oggi.
Ormai è diventato un assillo, il grido di lotta e di disperazione che spinge la popolazione della Valle del Mela a perseverare nella battaglia contro l’Inceneritore dell’A2A per vivere in un territorio più sicuro e monitorato sul fronte industriale e ambientale. E’ quasi una preghiera di supplizzio alla classe politica Regionale e Nazionale, non solo nell’obbiettare questa macabra scelta fatta dall’alto, facendo prevalere le ragioni delle imprese che quelle dei lavoratori e dei cittadini. Un approccio diverso e un nuovo modello di sviluppo e di avanguardia per il proprio territorio porterebbe a trovare soluzioni condivise che rispondono direttamente ai problemi ma anche ai timori della popolazione.
Oggi dove la sfiducia nei confronti della politica e, nella maggior parte dei casi nei confronti dei partiti, avanzano le battaglie civiche e di scopo. Auspichiamo quindi che le Istituzioni ascoltino le preoccupazioni degli abitanti del comprensorio, favorendo la partecipazione democratica con confronti e idee che possano determinare un piano di governo del territorio di garanzia con un monitoraggio costante delle condizioni di lavoro e sull’impatto ambientale delle imprese.
Non dimentichi del danno che è stata causata alla città e agli abitanti di Taranto, auspichiamo una pronta presa di posizione sul tema da parte delle Istituzioni e dei partiti al fine di non far prevalere il silenzio e l’indifferenza a tutto ciò che sta accadendo. Come Giovani Democratici della Provincia di Messina vogliamo manifestare la nostra vicinanza alle persone rimaste ferite dall’incidente di oggi e alle loro famiglie, senza dimenticare l’obbligatoria vicinanza alle popolazioni costrette a respirare questi fumi, con danni alla salute e all’economia del territorio, basata anche su agricoltura e vivaiocultura. Rilanciamo anche l’invito delle comunità locali alle Istituzioni a trovare un compromesso alla necessità di sviluppare lavoro senza travolge la salute delle persone, con scelte innovative, ecologiche e di sviluppo di una terra che paga già un caro scotto per i ritardi, a volte vero e proprio abbandono, della programmazione di rilancio dell’economia locale.
Non bisogna soffermarsi alla contrarietà del solo inceneritore ed a vecchi processi di sviluppo industriale, ormai non più idonei per il raggiungimento di una qualità della vita migliore. Vanno ascoltate le istanze della popolazione della Valle del Mela (e non solo) sui sistemi di Raccolta Differenziata , innescando un piccolo passo per alleggerire la crisi ambientale e istruire anche il più recidivo dei cittadini alle buone pratiche di riuso, riciclo e recupero dei materiali di scarto limitando l’impiego di discariche. Queste battaglie portate avanti anche dai Giovani Democratici in passato e dalla Sinistra locale, devono essere un monito affinché prevalga il buon senso nelle Istituzioni per investire su strategie ecologiche, al fine di risanare il Territorio.
Pertanto invitiamo i Dirigenti del Partito Democratico, i rappresentanti nell’Assemblea Regionale Siciliana e nel Parlamento Italiano a sottoporre la grave crisi ambientale che sta attanagliando un’intera area, diffusa in altre parti d’Italia. Ci appelliamo anche al nuovo Governo Regionale e ai membri dell’ARS affinché si ripensino le scelte drammatiche che hanno condannato questo territorio e si risponda alle istanze di riscatto dei cittadini e dei lavoratori.
Ribadiamo la nostra posizione a fianco dei comitati NO INCENERITORE, delle associazioni e di tutti coloro che sperano e ostinatamente vogliono un futuro migliore e un ambiente sano e pulito per se stessi e per i propri figli."
Massimo Parisi Segr. Prov. GD Messina