Quartiere Avignone – Grilli dello stretto: Si trovino responsabili di questo scempio!

“I recentissimi fatti di Largo Avignone pongono l’obbligo di una riflessione seria sulla città e su chi, a causa dell’ignavia, non ha tutelato un pezzo di storia messinese importantissimo, oggi finito miseramente sotto le ruspe. Ci sono dei responsabili per l’abbattimento dei pezzetti settecenteschi simbolo di Messina, incluse le omissioni degli Enti che a vario titolo sono coinvolti nella vicenda, che non siamo più disposti a far passare nel dimenticatoio: assessori, dirigenti di dipartimento urbanistica ed edilizia privata, Soprintendenza. Ognuno di loro avrebbe potuto e dovuto far qualcosa per evitare il disastro e invece, come sempre accade in questa città, la storia viene cancellata senza pietà salvo poi versare lacrime di coccodrillo su ciò che è andato irrimediabilmente perduto”.

E’ questa la dichiarazione del MeetUp Grilli dello Stretto in relazione alla demolizione dei palazzi settecenteschi di Largo Avignone.

“Una data cruciale in tutta la vicenda può esser ritrovata nel 12 ottobre 2017 quando all’Albo Pretorio del Comune di Messina è stato esposto il nuovo Piano Paesaggistico Regionale che, superando un altro parere dell’ex Sovrintendente Scuto, aveva prescritto l’area di Largo Avignone a tutela paesaggistica. Da quel giorno, qualsiasi intervento edilizio sarebbe stato da considerarsi abusivo. Eppure così non è stato ed oggi ci ritroviamo soltanto dinnanzi a macerie. Noi chiediamo che, a questo punto, si accertino le responsabilità precise della distruzione di questo pezzo di storia, incluse le omissioni di tutti gli Enti coinvolti, compresa la soprintendenza che non ha annullato la soprintendenziale del 2013, dopo l’entrata in vigore del piano pasesaggistico. Pretendiamo che le politiche del presente contemplino le istanze sociali, della natura, del paesaggio e della memoria. Lo pretendiamo perché la città ne ha bisogno e perché, quando saremo noi ad avere la responsabilità del governo della città, il nostro impegno su questo farà parte del progetto che attueremo”.