L’irriverente guarda la campagna elettorale e si chiede: ho sbagliato Pianeta?

L’irriverente se ne stava buono buono a osservare la campagna elettorale e a registrare il possibile, quando ha fatto un sobbalzo sulla seggiola, complice il leader leghista Matteo Salvini che, in una manifestazione a Milano ha brandito Vangelo e rosario per meglio qualificarsi e cercare di ottenere consensi al suo partito e, soprattutto, alla sua candidatura alla guida del governo nazionale (ma non erano federalisti? Va buo’, questo gli offre il convento… ma non entriamo in un altro discorso). Certo, ci eravamo “abituati” a proclami e cortei polacchi che, in fatto di uso della religione cattolica a fini politici, i nostri partner comunitari della benemerita rivoluzione di Danzica sembrava non fossero secondi a nessuno… cosi’ come eravamo “abituati” ad alcuni proclami mediatici tipo crociate dei secoli passati con giornali “organi di partito” e quindi pagati da tutti i contribuenti in nome della pluralita’ dell’informazione… ma dall’opinione mediatica alle proposte di governo, l’uso e il proposito di certi metodi, ci lasciano un po’ piu’ perplessi.
Certo, in era globalizzazione di idee e costumi, dovremmo esserci abituati, per esempio, ai proclami e ai metodi dell’Isis o alle leggi interne di diversi Stati di origine culturale islamica, ma non riusciamo a rassegnarci per il Paese in cui continuiamo a vivere. Il prurito culturale, la ricerca degli sguardi per capire se ci prendono in giro o meno, fanno parte del nostro Dna. Nel contempo, siccome siamo attenti curiosi anche di capire in termini antropologici e scientifici, in questi ultimi anni non siamo rimasti indifferenti alla scoperta di, per esempio, un Pianeta gemello del nostro, oppure alla foto di alcuni giorni fa dell’esplosione di un Pianeta di non poche centinaia di milioni di anni fa che solo in questi giorni un invidiabile dilettante astronomo e’ riuscito ad immortalare. Si sa, l’astrofisica, specialmente in questi ultimi decenni, mette sempre in discussione, come conseguenza, ogni minimo riferimento religioso (per alcuni, invece, li rafforza)… ma questo vuol dire che siamo prevenuti?
Chiudiamo il cerchio invitando chi ha l’ardire di seguirci, a riflettere sui possibili collegamenti tra queste due notizie. Ognuno col suo bagaglio culturale, ovviamente. Ma che questo ognuno lo faccia, e non liquidi questo invito come irreale poiche’, mentre “ci si fa le seghe al cervello con queste cose”, occorre governare il presente.
Un’amica dell’irriverente, relativamente ai cosiddetti nazionalisti di questo secolo che brandiscono vangelo, rosari * e che vorrebbero espellere tutti i clandestini immigrati, chiudere le frontiere, far tornare i monopoli economici magari chiamandoli in modo contrario, etc.. proprio l’altro giorno gli raccontava di una proposta tra la fantapolitica e la satira: tutti questi dovrebbero potersi rinchiudere in un loro Stato con tutte le caratteristiche che evocano per prendere voti alle elezioni, andrebbero lasciati li’ da soli per qualche decina d’anni; dopo che in questi decenni quelli diversi da loro avrebbero “visto di nascosto l’effetto che fa”, dovrebbero fare toc toc alle loro porte e vedere cosa e’ rimasto.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc