Elezioni 2018: ecco i programmi, in tema di gioco, di tutti i partiti politici

Centro destra, Centro sinistra, Movimento 5 Stelle e perfino il SudTiroler Volkspartei: la battaglia per prendere in mano le sorti del Paese alle elezioni del 4 marzo si combatte anche sul tavolo del gioco. Tanti i proclami e le promesse pre-elettorali, ma solo alcune coalizioni hanno sviscerato il tema in modo specifico nei loro programmi – riporta l’Agenzia Agimeg.
Centrodestra. Il programma del Centrodestra costa 100 miliardi e strizza l’occhio sia alle classi abbienti (Flat tax e abolizione dell’Imu), sia a chi vive sotto la soglia di povertà (esenzione totale per chi non ha reddito, raddoppio delle pensioni di invalidità e aumenti alle minime). Sul terreno del gioco, Forza Italia e Noi con l’Italia, la cosiddetta “quarta gamba” guidata da Raffaele Fitto, non trattano esplicitamente l’argomento. Entrano nelle specifico, invece, sia la Lega sia Fratelli d’Italia. Salvini dedica proprio un capitoletto al gioco sviscerando dati e auspicando soluzioni come distanziometri e ipotizzando la possibilità di attingere risorse economiche dal settore per usi diversi. «Si calcola che la “spesa”, termine tecnico per indicare l’ammontare delle perdite dei giocatori – si legge nel programma della Lega – sia pari a 19,5 miliardi. Dato ottenuto sottraendo le Vincite dalla Raccolta. Dividendo tale cifra per il numero dei contribuenti, si ha una spesa pro-capite di 478 euro, circa la metà di quanto mediamente pagato dagli italiani per Imu e Tasi sulla seconda casa nelle città capoluogo». Premesso ciò, si auspicano: «Controlli fiscali più stringenti; autorizzazione all’installazione delle slot machine solo in luoghi deputati (no bar, distributori ecc); incrementare distanza minima dai luoghi sensibili (scuole e centri di aggregazione giovanile) di almeno altri 1.000 mt (attualmente è di 500 mt)». Le risorse per il potenziamento e l’ammodernamento degli investimenti dell’impiantistica sportiva dovrebbero pervenire da un «prelievo di una % da scommesse e giochi», mentre «il prelievo di una % sui diritti televisivi sportivi sarebbe utilizzato per contrastare la dipendenza dal gioco (ludopatia)». Fratelli d’Italia tratta il tema gioco nel capitolo “Interventi sulle entrate dello Stato”. La Meloni punta l’attenzione sulla lotta all’evasione fiscale, commentando nel programma: «È inaccettabile […] che la Corte dei Conti abbia contestato alle società di gioco d’azzardo 98 miliardi e lo Stato spera di recuperarne appena 2,5». Nessuna proposta nello specifico sul tema gioco.
M5S. La formazione più agguerrita in tema di politiche e provvedimenti nel settore del gioco è il Movimento 5 Stelle, che ha fatto di questo tema uno dei cavalli di battaglia della propria campagna per le elezioni, inserendo provvedimenti anche nel proprio programma, ma non nei “20 punti”. Si parla di gioco nel programma salute in merito a prevenzione e promozione, lanciando la «lotta alle dipendenze (con particolare riguardo ad alcol, fumo, tossicodipendenze e gioco d’azzardo patologico – GAP)». Stilata, inoltre, una serie di proposte al contrasto al gioco d’azzardo che prevede: «1) Divieto assoluto di pubblicità sponsorizzazioni: così si frena l’azzardo on line, si libera la stampa e si smette di allettare nuove vittime. 2) Trasparenza finanziaria per le società dell’azzardo; contrasto all’infiltrazione malavitosa e al conflitto di interessi; divieto di finanziamento alla politica. 3) Abolizione dei concessionari , che incassano centinaia di milioni l’anno senza garantire la legalità sono in conflitto con le finalità dello Stato. 4) Eliminazione del machines gambling (Slot machines, videolottery) e forti limitazioni alle forme di azzardo con puntate ripetute. 5) Obbligare all’utilizzo di una tessera personale per prevenire l’azzardo minorile , impostare limite di spesa, tracciare flussi di denaro sospetti. 6) Campagne informative nelle scuole e sui media; avvertenze (come per le sigarette) su tagliandi, schedine, schermi dei dispositivi elettronici. 7) Più risorse a Forze dell’ordine e Magistratura e istituzione di nuclei specializzati per il contrasto dell’illegalità e dell’azzardo. 8) Fissare un tetto massimo all’azzardo; maggior potere a Regioni e Comuni di ulteriori azioni a tutela dei cittadini». Di scommesse e di ippica, invece, si parla nel programma agricoltura in cui il M5S punta allo «stop alle scommesse virtuali all’interno degli ippodromi e riorganizzazione della lega ippica italiana».
Centrosinistra. La coalizione del centrosinistra si presenta alle elezioni con una formazione composta, oltre che dal Pd, dalla lista Insieme, dai centristi di Civica Popolare, guidata dal ministro Beatrice Lorenzin con Pier Ferdinando Casini, e da +Europa con Emma Bonino. Nei “100 punti per l’Italia” proposte per il lavoro, riforma fiscale, contrasto alla povertà, salario minimo garantito e altro ancora. Nessuno dei quattro partiti, però, affronta esplicitamente il tema del gioco nei propri programmi elettorali.
Altri. Non fanno accenno nei loro programmi al tema gioco altri partiti come Liberi e Uguali, guidato da Pietro Grasso, PRI, Potere al Popolo, PC, Sinistra rivoluzionaria e DC. Di “stato biscazziere” parla, invece, Destre Unite, che nel programma scrive: «Lo Stato deve guidare e sostenere i suoi cittadini e non opprimerli o sfruttarli. […] Punto fondamentale di una tale ridefinizione dello Stato è certamente la lotta alla ludopatia e la cancellazione dello “Stato biscazziere”: nuove norme devono uniformare, a livello nazionale, la situazione, contrastando il gioco diffuso e introducendo politiche di recupero e sostegno per i soggetti colpiti e per le famiglie. Al tempo stesso, non potendo eticamente “far cassa” sulla salute dei cittadini, occorre rivedere integralmente le politiche legate ai Monopoli dello Stato, destinando comunque e in formula totale le risorse incamerate da quei settori dedicati alla cura, alla ricerca e alle politiche di contrasto alle dipendenze».Di lotta alle dipendenze accenna anche il programma del Popolo della Famiglia, guidato da Mario Adinolfi, puntando l’attenzione nel suo decalogo della buona battaglia, al contrasto alla ludopatia e al gioco d’azzardo. Il partito Popolo per la Costituzione, guidato dall’ex magistrato Antonio Ingroia, tratta il tema del gioco nel capitolo della “Certezza del diritto e confisca dei beni ai mafiosi”, auspicando: «Norme più restrittive rispetto alla presenza indiscriminata di sale gioco nei pressi di luoghi sensibili (scuole,impianti sportivi,ecc.) e contro ogni forma di pubblicità del gioco d’azzardo».
La curiosità. Anche il SudTiroler Volkspartei nel suo programma ha fatto accenno al gioco in un capitolo dedicato alla modifica dello Statuto di autonomia. Tra le proposte dedicate all’argomento si fa riferimento alla «revisione delle norme sull’ordinamento finanziario» facendo riferimento alle entrate accise e al gioco d’azzardo.