Amministrative: partire dai nomi è errato

Partire dai nomi è errato. Riavvolgere il nastro. Please. Il centro-destra deve proporsi alla comunità – per assumersi la responsabilità della guida della città – elaborando, declinando e comunicando il programma di governo. Attorno alla proposta da condividere con le esperienze, le sensibilità, le competenze interne a partiti e movimenti, allargati al contributo laico e civico di espressioni di realtà sociali non organiche alla militanza, occorrerà disegnare il profilo della squadra, prima ancora del volto di chi sarà chiamato – da primus inter pares – a vestire la fascia tricolore. Nel tempo, in ripetute occasioni, ho lamentato una crassa mancanza di generosità sociale, cioè di capacità e volontà di scommettersi senza limitarsi a guardare – magari mugugnando – dalla finestra. La disponibilità offerta da e/o richiesta a personalità di tutto rispetto, che nei rispettivi ambiti professionali sono state riconosciute come persone serie e capaci, incoraggia riflessione e azione. Tuttavia, operazioni di vertice a tavolino, sono illusorie e fallaci. Ci si confronti – diffusamente – su orizzonti, priorità, percorsi.
Non mi sfugge che occorre fare sintesi. Talvolta, la quadratura del cerchio si ottiene perché si è disposti a fare un passo indietro.
Tuttavia, una cosa è sbaragliare il campo delle candidature nel gioco ristretto agli addetti ai lavori altro è convincere chi vota della bontà di un concreto progetto di rinascita economico sociale. Messina ha voluto provare l’ebbrezza del colpo di testa.
Peraltro, si è spacciata come elezione dal basso una operazione di intellighentia alto borghese.
Forza Italia non sogna alcunché di diverso da ciò che sogna in massima parte la città. Sogna un Sindaco che sappia amministrare in coerenza al programma votato dai cittadini. Sogna una città che possa risorgere. Intravedo tre problemi.
Il primo. Il capo gruppo di Forza Italia al Comune è scappato in fuga. Le corse in avanti non giovano. Occorre ricucire lo strappo. Il secondo. Forza Italia è commissariata. Non aggiungo altro avendo già esternato il mio totale disappunto. Il terzo. Si è conclusa la tornata elettorale delle regionali e si sta per concludere quella delle politiche. Se si pensa di circoscrivere le interlocuzioni che contano alla razza eletta … si sbaglia … di certo e di grosso. I problemi si possono risolvere solo con autorevolezza di merito e di metodo. Quella autorevolezza che potrà convincere il variegato elettorato del centro e dei villaggi. Quella autorevolezza che può spingersi oltre FI e lo stesso steccato della coalizione di centro destra.

Emilio Fragale