La posta in gioco il 4 marzo non è solo la scelta del nuovo governo, o la composizione del prossimo parlamento, ma il destino del nostro Paese. La sfida è tra un’Italia europea – l’Italia di chi vuole costruire il futuro e dare ai giovani di oggi e delle generazioni future la possibilità di vivere in un mondo in cui i valori di libertà, democrazia e giustizia siano più forti, e in cui il progresso scientifico, tecnologico, economico sia al servizio della qualità della vita; e la chiusura nazionalista, il ripiegamento su una fittizia e anacronistica sovranità nazionale, nell’impossibile tentativo di proteggersi fuggendo dalle sfide del nostro tempo.
Per questa ragione il Movimento Federalista Europeo, fondato da Altiero Spinelli nel 1943, in queste settimane ha diffuso un Impegno rivolto ai candidati. In questa dichiarazione si chiede loro di sostenere il processo delle riforme e il risanamento finanziario a livello nazionale, e di impegnarsi, sul fronte europeo, a favore delle riforme istituzionali e politiche necessarie per rendere l’Europa sovrana, democratica, federale.
Per discutere dei contenuti dell’Impegno sono stati organizzati più di 20 incontri in diverse città con candidati di tutti gli schieramenti, e sono state raccolte oltre 150 adesioni. Tra queste ci sono membri del governo (ricordiamo i ministri Pinotti, Martina, Fedeli, i sottosegretari Gozi e Della Vedova), molti già parlamentari del PD, di +Europa (tra le firme di +Europa anche Emma Bonino), di Liberi e Uguali, parlamentari ed esponenti del centrodestra come l’ex sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo di Forza Italia, Flavio Tosi, Lucio Malan, Maurizio Lupi. L’elenco delle adesioni è in continuo aggiornamento. Sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook potete trovare notizie e approfondimenti.
Invitiamo i cittadini a prendere visione di tutto il materiale per orientarsi riguardo alla vera sfida che domenica si gioca nelle urne: quella del ruolo e delle responsabilità dell’Italia in Europa.
Luisa Trumellini
Segretario nazionale MFE