Se Silvio diventa Giorgio. Se non hai un candidato premier. Se ti affidi a sondaggi preconfezionati. Se sei così distante dai territori che non riesci ad ascoltare i cani che anticipano con il loro latrare i terremoti. Se preferisci ai comizi i festini e ai congressi le sfilate. Se chi non va a votare è il tuo elettorato. Se quando contano i voti fai appello ai voti che contano.
Se quando conta il consenso pensi a ceroni, filtri, ciprie e mascara. Se Sgarbi che aveva pretesa di dicastero alla cultura si affida in campagna elettorale all’arte dell’immagine scurrile e resta a galleggiare sul w.c. a cui voleva inchiodare Di Maio. Se il M5S si vendica al posto della sinistra e fa sorbire a Miccichè supposte di contrappasso 61 a 0.
Se, se, se … A Messina tra pochi mesi si vota. Finito il tempo della passerella, del carosello e dell’intrattenimento, occorrerà rimboccarsi le maniche. Si lavori su un serio programma di governo, su una squadra compatta, su liste solide. Il candidato Sindaco sia autorevole e la Giunta all’altezza delle sfide di amministrazione e di progetto.
Emilio Fragale