Il presidente della Camera, Roberto Fico, inizia la propria attività utilizzando mezzi pubblici. Aveva dichiarato, al cronista, di prendere un taxi ma poi ha optato per l’autobus, forse in omaggio alla sindaca Virginia Raggi. Encomiabile. C’è un piccolo problema: i mezzi pubblici a Roma sono saltuari. Come farà il nuovo presidente a raggiungere, in tempo, le sedi istituzionali? Se farà tardi, con quali mezzi si sposterà?
C’è un altro problema: la sicurezza. Viaggiare sui mezzi pubblici romani espone la terza carica dello Stato a possibili "aggressioni", visto che la sicurezza, in Italia e in Europa, deve fare i conti con il terrorismo o con la malavita.
Un altro aspetto riguarda l’appartamento di servizio che un presidente della Camera ha diritto. Non usufruirne comporterà un aggravio di costi per il contribuente e di disturbo per i cittadini romani. Vediamo il perchè.
Anche se non si utilizzano, gli appartamenti non scompaiono, cosi’ come il personale di servizio che deve essere egualmente retribuito. Aggiungiamo "l’obbligo" dei pranzi istituzionali e di lavoro. Quindi, il costo complessivo degli appartamenti di servizio, utilizzati o meno, non cambia.
Il presidente Fico ha una propria abitazione privata e, nel caso volesse usufruirne, comporterà il trasferimento giornaliero casa-ufficio-casa, con auto di servizio, o taxi o autobus, e di scorta (4 persone a turno per 3 turni), più il servizio di guardiania davanti all’abitazione privata, 3 agenti a turno, 24 ore su 24 ore. Il servizio di sicurezza non dipende dalla volontà dei due presidenti ma dalle valutazioni del ministero dell’Interno, vale a dire che, anche a volerlo, il presidente Fico non potrebbe rinunciare. Aggiungiamo i problemi del traffico romano, caotico di per se’, che aumenterebbe a causa dei trasferimenti della terza carica della Repubblica.
L’esperienza dei presidenti della Repubblica, Scalfaro e Cossiga, dovrebbe essere l’esempio di come si aumentarono costi e disservizi, tant’e’ che quando il presidente Ciampi accennò ad analoga scelta lo invitammo a desistere.
Un’ultima annotazione: circola sul social media la rendicontazione delle spese di trasporto nel 2017, dell’allora deputato Fico, dal quale risulterebbe che ha speso 22,5 euro in autobus e 2.481 euro in taxi. Sarà sicuramente una bufala.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc