Milazzo – L’uso consapevole dell’Intelligenza Artificiale al centro di una serie di seminari organizzati dall’I.R.S.S.A.T. e dal Polo Regionale per le Culture Digitali, nell’ambito delle iniziative promosse dalla rete nazionale DiCultHer, offerta alla comunità scolastica del tecnologico mamertino nell’ambito della campagna di formazione e approfondimento della cittadinanza digitale e di una valida ed efficace risposta alle sfide del presente e del futuro.
L’interessante analisi di un grande tema di attualità, dai notevoli risvolti etici, pratici e scientifici, è stata sostenuta da illustri relatori del mondo accademico e istituzionali che, ospitati nell’Aula magna del Majorana, hanno coinvolto una vasta platea di studenti e docenti nell’esposizione accurata delle opportunità e dei rischi dell’IA, della sua applicazione nella mobilità per il futuro dei veicoli a guida autonoma, sempre più diffusi, nella gestione dei dati cartografici per l’analisi di enormi quantità di informazioni in tempi brevissimi, fondamentale per sviluppare sistemi sempre più efficienti, nella vita quotidiana, nelle sfide ambientali, applicazione cruciale per una “decrescita felice” che favorisca sostenibilità e innovazione, e persino nella didattica.
Ad aprire l’incontro, dopo i saluti istituzionali, è stato Giuseppe Lo Bianco, presidente dell’ente di ricerca IRSSAT che ha introdotto i lavori e in assoluta sintonia con gli interventi degli altri graditi ospiti, quali il professor Giuseppe Musumeci, ordinario di Geomatica all’Università degli Studi di Messina, il professor Vincenzo Piccione entrambi componenti del comitato tecnico scientifico dell’IRSSAT e il prof. Stefano Gitto, docente di Sistemi e reti dell’istituto Ettore Majorana di Milazzo, ha sottolineato l’importanza di un approccio etico alle nuove tecnologie dell’IA. Ha evidenziato, infatti, come comportamenti scorretti, severamente puniti nella vita reale, siano spesso tollerati o trattati con leggerezza online. Questo dualismo richiede un cambiamento culturale per promuovere un uso più responsabile e consapevole anche nel mondo digitale.
L’intervento in videoconferenza della professoressa Maria Alessandra Ragusa, presidente del comitato scientifico dell’IRSSAT e docente di Analisi matematica presso l’Università di Catania, ha posto, di contro, l’accento sui limiti attuali dell’IA. Pur essendo in grado di compiere calcoli complessi e analisi avanzate, l’IA non è ancora capace di creatività autentica, come dimostra l’incapacità di formulare teoremi matematici originali. Ciò ricorda, pertanto, che l’IA non possiede curiosità o dubbi, in altri termini si potrebbe dire che l’IA non presenta ancora quella scintilla che potrebbe definirsi “anima” e che connota l’intelligenza umana.
Rilevante anche il contributo dello studente del Majorana, Michele Formica sull’uso dell’IA nell’istruzione come strumento di supporto e non come sostituto della conoscenza.
Chiude l’incontro il prof. Piccione, con uno studio condotto con la potenza di calcolo dell’intelligenza artificiale sulla desertificazione in atto nel territorio Siciliano. L’elaborazione di una quantità notevole di dati rilevati nel tempo, ha consentito di monitorare la desertificazione in atto e di valutare le proiezioni future.
“E’ davvero difficile pensare il futuro di una scuola che non preveda nella sua programmazione l’uso delle tecnologie, ma per rispondere alle sfide di un tempo in continua e rapida crescita e trasformazione, consentendo al contempo ai propri studenti di maturare una visione completa del mondo e della realtà – commenta il Dirigente Scolastico, prof. Bruno Lorenzo Castrovinci, – diventa assolutamente imprescindibile indagare sui problemi etici collegati all’utilizzo dell’IA, scongiurare la cosiddetta algocrazia e, a piena tutela di aspetti quali privacy e sicurezza, applicare un’algoretica e un umanesimo dei dati.”
A chiusura dell’evento che rimanda, comunque, alle prossime tappe, preparatorie alla partecipazione degli studenti del Majorana all’evento che si terrà il 22 gennaio 2025 presso l’ex Monastero dei Benedettini sede dell’Università di Catania e alla Rassegna nazionale della Settimana delle Culture Digitali “A. Ruberti”, organizzata dalla Rete #DiCultHer dal 6 all’11 maggio 2025, tutti i relatori hanno concordato sul ritenere l’Intelligenza Artificiale una risorsa straordinaria, in grado di migliorare la qualità della vita e trasformare positivamente il mondo del lavoro, senza necessariamente diminuirne le opportunità. Tuttavia, sottolineano convintamente gli illustri ospiti, è fondamentale un utilizzo etico e sostenibile, consapevoli che l’IA non può sostituire il pensiero umano, piuttosto integrarlo e supportarlo.