La Direzione Provinciale di Articolo Uno Messina. Nella relazione introduttiva, il Segretario Provinciale, Domenico Siracusano, ha evidenziato la complessità del passaggio dal Governo Conte 2 al nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi…
Ha sottolineato, in particolare, l’azione distruttiva realizzata da Italia Viva e dal suo leader Matteo Renzi finalizzata a scomporre l’alleanza giallorossa e a realizzare un arretramento del quadro politico. Nella situazione data – ha spiegato Siracusano – aver mantenuto unito il fronte PD-MS5-LeU ed aver confermato al Ministero della Sanità Roberto Speranza, Segretario Nazionale di Articolo Uno, rappresentano due elementi che rendono più digeribile un governo con Lega e Forza Italia. Non è stata una scelta facile e semplice per nessuno – ha spiegato nella conclusioni Pippo Zappulla, Segretario Regionale – ma ritirarsi sull’Aventino in un momento straordinario sarebbe stato ancora più grave consentendo uno spostamento a destra dell’asse del governo senza tenere conto dell’appello del Presidente della Repubblica e delle richieste del mondo sindacale, ambientalista e associativo di stare dentro questa partita. Il dibattito ha messo in evidenza anche posizioni critiche su questo passaggio, ma, tra i dirigenti locali, è prevalsa la consapevolezza, dentro una pandemia e con una crisi socioeconomica in atto, della fondatezza della necessità politica di una scelta. In questo nuovo scenario politico, come sollecitato da Donatella Ingrillì, si porterà avanti la battaglia per i diritti economici degli invalidi civili totali già acquisito dal precedente governo con un ODG presentato alla Camera.
L’emergenza legata al piano vaccinale è stata segnalata dagli interventi dei rappresentanti dei diversi territori. La consigliera comunale di Nizza, Nella Foscolo, e Nino Cappa di Capo D’Orlando, in particolare, hanno chiesto con forza una revisione del piano vaccinale con un maggiore coinvolgimento della sanità di prossimità, specie a beneficio dei più anziani costretti a veri e propri viaggi all’interno del territorio provinciale, per altro con date lontane nel tempo. Zappulla ha spiegato come la questione sia simile in altre parti della Sicilia, assumendo l’impegno di investire del problema la Federazione Regionale.
Sulle prospettive siciliane, a fronte del disastro del Governo Musumeci, prosegue il lavoro lanciato da Articolo Uno nel Luglio 2019 – proprio a Messina – che mira alla costruzione di un campo largo tra PD, M5S e forze della sinistra, come alternativa politica e culturale alle destre siciliane. In particolare, Siracusano e Zappulla hanno evidenziato segnali molto positivi, sia al livello provinciale che regionale, rispetto al percorso di aggregazione delle forze progressiste, ambientaliste e civiche per la strutturazione di un progetto politico che prenda le mosse già in questa primavera. In quest’ottica si è inserito l’intervento di Pippo Parisi, dirigente della zona jonica, che ha focalizzato l’importanza dell’interlocuzione con quella parte di mondo cattolico che sulle battaglie sociali e ambientali è più vicino alle posizioni della sinistra.
Il Segretario Provinciale ha, infine, fatto un focus sul lavoro territoriale di Articolo Uno che è impegnato in azioni di aggregazione e di allargamento, specie nei Comuni al voto in primavera nella prospettiva di aumentare la presenza della sinistra nei consigli e nelle amministrazioni locali. Giorgio Calabrese, dirigente del capoluogo, ha espresso soddisfazione per il percorso di campo largo avviato a Messina, che anche grazie all’impegno di Articolo Uno, sta coinvolgendo i partiti di opposizione presenti in Consiglio Comunale, PD e M5S, i movimenti civici e di espressione dell’esperienza accorintiana, tutta la sinistra politica e alcune forze moderate.
Nelle sue conclusioni il Segretario Regionale, Pippo Zappulla, ha rivolto un appello ai dirigenti messinesi a non fermarsi perché, nonostante la complessità di questi giorni, occorre portare avanti il lavoro di costruzione soprattutto dove la comunità politica locale può incidere più direttamente: in Sicilia e nei comuni.