Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, interviene a sostegno della continuità educativa delle bambine, dei bambini e degli adolescenti colpiti dall’alluvione, in rete con le scuole e l’associazionismo territoriale e in collaborazione con le istituzioni locali, per garantire a ogni studente il necessario per lo studio, dal materiale didattico ai libri di testo. In particolare, Save the Children sarà presente nei luoghi dove la violenza dell’acqua è stata più devastante: a Bagnacavallo, con la distribuzione di kit scolastici e ampliando l’offerta di doposcuola per i bambini della frazione di Traversara, e a Faenza, nel quartiere interessato dalla tracimazione del fiume Lamone.
Save the Children distribuirà, inoltre, voucher per l’acquisto di beni di prima necessità rivolti alla fascia 0-6 anni, interverrà con servizi di monitoraggio e supporto psicosociale e con azioni di capacity building per gli operatori dei doposcuola, dei servizi all’infanzia e del sistema scolastico. Infine, Save the Children offrirà anche un sostegno per l’acquisto libri scolastici agli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado in difficoltà, attraverso le librerie scolastiche del territorio.
I bambini, a diversi livelli, stanno sperimentando da giorni la paura, l’incertezza, il cambiamento di vita in seguito agli eventi metereologici estremi e alle loro conseguenze, che per alcuni di loro si sono tradotti nell’abbandono delle proprie case e la chiusura delle scuole, elementi che, insieme al trauma per eventi climatici così violenti, costituiscono fattori che gravano sul loro benessere psico-sociale e a cui occorre dare priorità. In questa come in tutte le emergenze, la continuità educativa rappresenta una priorità non solo per la continuità degli studi ma per lo stesso benessere psicologico dei bambini e delle famiglie.
L’Organizzazione – che ha rinnovato attraverso un protocollo con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale una collaborazione in essere da 12 anni – evidenzia inoltre, come la crisi ambientale e climatica rapida e crescente che interessa il nostro Pianeta e che non risparmia l’Italia, sia una crisi che minaccia i diritti dei bambini, in particolare il diritto all’educazione, a una casa sicura, a un ambiente sano, al cibo, alla salute e alla protezione. I continui fenomeni climatici estremi, che in questi giorni stanno interessando anche l’Emilia-Romagna, hanno un forte impatto sulla salute di bambine, bambini e adolescenti, in particolare sui più vulnerabili e indifesi, quelli che vivono in povertà, o già colpiti da disuguaglianze e discriminazioni. La maggiore esposizione agli shock climatici, infatti, impattando sulle attività economiche e i mezzi di sussistenza delle comunità, spesso comporta un incremento del numero di persone in povertà.
Save the Children era intervenuta anche in risposta all’alluvione del 2023 con il programma “Ritorno Com’E.R.o” per supportare le famiglie e i minori maggiormente colpiti. In particolare, il progetto ha previsto finanziamenti ad hoc per garantire settimane gratuite alle famiglie con bambine e bambini presso i centri ricreativi estivi, distribuzione di kit scuola e voucher, e l’organizzazione di viaggi natura per i minori. Il supporto è stato, inoltre, garantito anche agli animatori, educatori e personale scolastico coinvolti nel progetto, attraverso momenti formativi e di condivisione e incontri con psicologi di emergenza. Infine, il progetto ha sostenuto la ricostruzione e la ripresa delle attività di due realtà artistiche del territorio, la “Scuola di Musica G. Sarti” e la “Scuola di Disegno T. Minardi”. Oltre 1.460 bambini e bambine sono stati supportati dall’intervento di Save the Children.