Ance Messina: i costruttori ai 105 Comuni beneficiari: sono spendibili subito 5,2 milioni di euro di risorse aggiuntive per mettere in sicurezza strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio culturale.
Ai nastri di partenza il piano previsto dalla Legge di bilancio per il 2019 che assegna a favore dei Comuni 400 milioni di euro per la realizzazione di piccoli interventi appaltabili con procedure veloci.
Il piano fortemente voluto dall’Ance, che ricalca il modello spagnolo per le piccole opere (il cosiddetto PLAN E), consentirà ai Comuni di usufruire di un contributo statale, pari a 5,2 milioni di euro per 105 Comuni della Provincia di Messina, da destinare a interventi, non già integralmente finanziati e aggiuntivi rispetto alla programmazione triennale.
Lo scorso 10 gennaio, il Ministero dell’Interno ha provveduto, nei termini previsti dalla legge, a ripartire le risorse previste in base alla dimensione di comuni, nel seguente modo:
– 40.000 euro per ciascuno dei comuni con popolazione inferiore ai 2.000 abitanti;
– 50.000 euro per ciascuno dei comuni con popolazione tra i 2.000 e 5.000 abitanti;
– 70.000 euro per ciascuno dei comuni con popolazione tra i 5.001 e 10.000 abitanti;
– 100.000 euro per ciascuno dei comuni con popolazione tra i 10.001 e 20.000 abitanti.
La nostra provincia è quella con il maggior numero di Comuni coinvolti e con la somma maggiore complessivamente assegnata. In pratica, tutto il territorio, ad eccezione del capoluogo, di Milazzo e Barcellona, potrebbe beneficiare di fondi, ma occorre mettersi in moto subito, considerando che il termine per beneficiare del contributo è fissato al 15 maggio 2019, data entro la quale i lavori dovranno necessariamente partire.
Il presidente di Ance Messina Giuseppe Ricciardello, invita i Comuni a mettere subito in atto il piano che prevede tempi stringenti: “L’Ance è a disposizione per fornire tutto il supporto necessario ai Comuni al fine di aprire velocemente i cantieri e non sprecare un’occasione preziosa per il territorio e per il settore”.
Per il presidente Ricciardello, infatti, “il piano del Governo costituisce un modello per accelerare l’utilizzo delle risorse e intervenire rapidamente per realizzare opere utili al territorio e ai cittadini. Uno strumento che ci auguriamo venga incrementato nel prossimo futuro e potenziato, così da poter essere utilizzato su più ampia scala”.