Ance Messina: non solo proteste, ma anche proposte

L’edilizia messinese non è solo in grado di evidenziare le storture del sistema, ma riesce anche a portare all’attenzione nazionale gli esempi positivi che scaturiscono dal proprio tessuto produttivo. E’ successo durante la riunione del Consiglio generale, il “parlamentino” dell’Ance Nazionale, tenutasi il 19 marzo presso la sede romana dell’Associazione Costruttori.

 

“Ho partecipato al Consiglio Generale in qualità di invitato, come gli altri colleghi delle territoriali appartenenti al nostro sistema associativo – afferma il Presidente dell’Ance Messina Giuseppe Ricciardello – E mi è sembrato giusto dare un contributo propositivo al dibattito, incentrato principalmente sul confronto in atto con il Governo Italiano per sbloccare, finalmente, le tantissime opere il cui completamento è impedito dalle storture di un apparato normativo e burocratico che sembra costruito per non dare la possibilità al nostro Paese di avere una crescita significativa sia sul piano economico e finanziario che su quello della dotazione infrastrutturale, per essere al passo con le sfide competitive globali.

Quindi – prosegue Ricciardello – ho presentato, insieme al nostro collega associato Totò Mangano, rappresentante della Eurovega Costruzioni srl, una delle opere più importanti eseguite nella provincia di Messina, e cioè il Porto Turistico di Capo d’Orlando Marina, concepito come un project financing (fondi impegnati in totale quasi 50 milioni di euro) e adesso in grado di offrire servizi all’avanguardia in un territorio come il nostro, che dovrebbe vivere con il turismo. In tempi così grami per il nostro settore – sottolinea il presidente Ricciardello – vedere che una idea progettuale così ambiziosa, pur dopo un percorso durato diversi anni, ha visto la luce ed inizia a lavorare a pieno regime, può dare lo stimolo a noi imprenditori, ai politici e agli amministratori, a tutti i livelli, per individuare, in sinergia con le istituzioni locali, il mondo accademico ed i professionisti, quali soluzioni possono consentire di replicare questa esperienza anche in altri ambiti, sia economici che territoriali.

Il Partenariato Pubblico Privato, in tutte le sue forme, può essere una strada da percorrere, con profitto per tutti. Anche nel settore dei lavori pubblici – precisa Ricciardello – ci aspettiamo novità positive dai provvedimenti che il Governo Nazionale si è impegnato a prendere con il cosiddetto decreto sbloccacantieri, almeno per poter mettere in gara o assegnare quelle opere già finanziate e ancora non avviate. Si tratterebbe di miliardi di euro in tutta Italia che darebbero la possibilità di sopravvivenza a un settore ormai quasi rassegnato ad una crisi permanente. Intanto, registriamo con favore – continua il presidente Ance – che, nel nostro capoluogo, si sta completando la consegna dei lavori, da parte dell’Ufficio del Commissario Regionale per il Dissesto Idrogeologico, per il recupero del Torrente Bisconte-Cataratti, circa 16 milioni di euro al netto del ribasso offerto dall’impresa potenzialmente aggiudicataria dei lavori, con la speranza che, presto, si aprano tanti cantieri, portando a conclusione iter burocratici spesso troppo farraginosi.

A tal proposito, anche l’Autorità Portuale costituisce un altro esempio positivo tra gli enti appaltanti locali, in quanto a produzione di bandi e cantieri che, a breve, dovrebbero essere attivati. Detto ciò – conclude Ricciardello – non possiamo consentire altri ritardi, pena la scomparsa delle nostre aziende, come testimoniano i dati in continuo calo provenienti dalla Cassa Edile, con gli operai iscritti ridotti poco meno di 6.000 unità, dopo avere toccato quota 14.000 addetti solo dieci anni fa. Per invertire la rotta, come più volte abbiamo detto, servono proposte concrete, da parte di tutti. Noi continueremo a fare la nostra parte, a difesa degli interessi della categoria e dell’intero settore, convinti che, così facendo, contribuiremo fattivamente allo sviluppo delle nostre comunità” .