Così in una nota la deputata messinese del M5S, Angela Raffa.
«Un decalogo in risposta al famoso Cateno De Luca sindaco metropolitano della mia città, nel merito della questione dei lavori Anas e della strada statale di cui lui ha capito poco o niente.
Riassunto per chi non ha seguito. Lui mi attribuisce frasi mai dette alludendo al fatto che io confonda “paramassi” e “paracazzi” (testuale come pronunciata da lui). Dichiarando, poi, che lui non lancia offese sessiste. Chissà cose è l’alludere al fatto che una donna in politica che si occupa di infrastrutture confonda le gallerie artificiali con l’atto del parare … (ci siamo capiti e non lo riscrivo).
Nemmeno le scuse sono mai arrivate, ma risponde continuando a sostenere di avere ragione lui.
Ora la butta nel merito della questione su cui scrive castronerie sesquipedali.
Caro sindaco, che hai sempre dimostrato la serietà istituzionale di una salamandra. Provo lo stesso a spiegarti.
1.Tu hai scritto nero su bianco “ANAS non ha, ad oggi, alcun progetto di galleria se non un’idea da trasformare in progetto e poi finanziare ma non si sa ancora con che risorse”. Lo ripeti anche nel video e lo fai confermare pure al Sindaco di Alì Terme.
2a. Invece già l’8 agosto 2020 insieme all’allora sottosegretario al Ministero dei Trasporti On. Roberto Traversi, insieme ai tecnici di Anas illustravamo un primo progetto preliminare per mettere in sicurezza la s.s.114 zona di Capo Alì. E lo facevamo nel sala del Comune di Alì Terme. Di quel sindaco che con te ieri diceva che a lui non risulta che Anas abbia alcun progetto.
2b. Questa estate Anas affidava l’incarico di redigere il progetto definitivo alla società che ha vinto l’accordo quadro. Consegna verso metà dicembre. Ritengo che i tempi slitteranno di un mesetto, fosse solo per lo scrupolo di controllare, alla luce dei nuovi dati e rilievi che emergono dagli eventi franosi di questi giorni.
- Di galleria paramassi, parli sempre e solo tu. La favoletta che da anni raccontate ai cittadini per nascondere l’incapacità. Di fatto avete copiato l’idea della galleria paramassi di Taormina per ‘incollarla’ lì. Non funziona così per le infrastrutture.
- La soluzione che noi favoriamo prevede invece due gallerie naturali (quelle dentro la montagna per capirci) e solo nel tratto finale una piccola galleria artificiale (cioè adagiata sul fianco della montagna). Questo permette anche di accorciare il tracciato ed evitare alcune curve.
- La galleria paramassi che tu proponi presenta grosse criticità. Intanto la strada è stretta e non ci sarebbe dove mettere gli spessi muri che devono sorreggerla. Verso il mare non ci si può allargare perché c’è il tracciato ferroviario. Bisognerebbe quindi asportare un pezzo di montagna, che al Capo Alì ha altezze di strapiombo sopra la strada anche di 60 metri. Quantitativi irrazionali di materiale da rimuovere. Inoltre la stessa galleria paramassi potrebbe fare da trampolino per i massi sulla sottostante ferrovia. Eventuali soluzioni tecniche per evitare questo, richiedono manutenzioni costosissime.
- Come già detto nel 2020 i lavori non richiederanno alcuna specifica gara d’appalto. Ci sono già quelle quadro di Anas, e le somme sono state individuate nei 30 milioni che sono a disposizione di Anas, in Sicilia, per le strade statali costiere.
- Come scritto da me dieci giorni fa, le tempistiche prevedono di iniziare i lavori per l’estate. Sicuramente dovranno partire prima del prossimo inverno con l’arrivo delle piogge, così che questo sia l’ultimo anno di passione per tutto il comprensorio.
- Durante la tua surreale diretta assistiamo alle dichiarazioni del responsabile tecnico che parla di decreti a vanvera, cita fondi Pnrr, fsc, complementare, europei, gare d’appalto. Insomma non ha la minima idea di quale sia l’iter e di cosa si sta facendo sul suo territorio. Così mi sono pure fatta un’idea del perché dopo 20 anni ancora non si riesce a presentare un progetto, a norma di legge, per gli svincoli autostradali. Caro Cateno, da cittadina messinese, per carità di patria te lo chiedo, cambia tecnico.
- Quando scrivi che ‘nutro un profondo rispetto per il genere femminile, come dimostrato dalla mia squadra di governo’ forse non hai proprio capito. Circondarsi di donne solo quando sono proprie sottoposte. Solo quando puoi revocare le deleghe a tuo piacimento, o cambiare vicesindaco se colei che hai candidato non prende abbastanza voti alle elezioni europee. Questo non è rispetto. Lo sarebbe stato evitare le battute su ‘pumpini’ e altre trivialità. O rispettare le donne quando invece non sono costrette a prendere ordini da te. Come il Ministro Luciana Lamorgese che ti ha denunciato e fatto condannare per le offese che le hai rivolto. Paragonare la frase da te riportata, il mio ‘non partecipo quando i maschietti fanno a gara a chi fa pipì più lontano’, tra l’altro scritto in risposta ad altri. Con i tuoi “Cara Angela, Angelina… Angela Raffa dice che c’è pronto un progetto per fare la galleria paramassi, non paracazzi”, alludendo al fatto che io confonda gli uni con gli altri. La dice lunga e non c’è bisogno di aggiungere altro.
- Tu confondi i lavori in emergenza, frane e chiusure improvvise, con i progetti per migliorare e rendere sicure le nostre statali. Sono procedure diverse, fondi diversi, uffici diversi. Tu mischi capre e cavoli, urlando ed offendendo, pensando forse così di avere ragione e vincere la gara di applausi a suon di ‘rutti’.
Comunque caro Cateno, il mio numero lo hai. Quando vuoi passo al municipio e ti aggiorno sulla situazione. Alla fine, almeno in queste settimane di grande difficoltà per la nostra Isola, mi sarei aspettata che tu riuscissi a mettere da parte le tue bugie propagandistiche.»