Messina – “Benvenuti a bordo” è la conferenza stampa non convenzionale scelta dal candidato sindaco del centrodestra Maurizio Croce allo scopo di presentare parte della sua Giunta. L’evento si è svolto a bordo di un pullman turistico, in movimento per tutta la città nel corso di un tour itinerante per le strade di Messina. L’iniziativa, ideata dallo staff dell’area comunicazione di Croce, prevedeva cinque fermate in luoghi simbolici appositamente scelti. E in ciascuno di questi punti, è salito uno degli assessori designati.
Avete apprezzato? Avete ascoltato il Verbo, quello che vi farà da guida per la prossima stagione politica? No? Allora vuol dire che non eravate dinanzi al televisore a contemplare il Presepe, Peccato, c’era il vero Presepio, c’era il vero, unico, sindaco battezzato dai salotti buoni. Il vero candidato dolcificante, rassicurante – ottimo il bue, buono l’asinello, provvidenziali i Re Magi sui loro cammelli – è “La Giunta gentile” di Maurizio Croce. Progetto amministrativo che si dice dedicato al benessere della comunità con tanto di volti rassicuranti dal cuore puro. Una mission quella del centrodestra messinese ispirata al ricordo del Giardino dell’Eden, del Paradiso terrestre.
A partire dall’onorevole forzista Matilde Siracusano, salita a bordo per prima, in un iniziale stop davanti al Rione Taormina: «Sono convinta che il nostro sarà un percorso produttivo – ha detto la deputata -, sono entusiasta di lavorare a fianco con un candidato come Maurizio Croce, un professionista competente e di sostanza. Mi occuperò di risanamento (!), ma non ci vedrete fare giri elettorali nelle baraccopoli: non si strumentalizzano le persone in questo modo. Servirà accelerare il processo di risanamento e il primo passo sarà quello di far tornare il commissariamento, ora nei doveri del Prefetto, nelle mani del sindaco».
Ah, le baracche, il sogno di una casa. Non c’è cosa, non c’immagine che irriti di più la gente, i tartassati del Fisco, quelli che pagano le tasse. Non hanno tempo, né euro, per i viaggi esotici. Sanno quanto il loro lavoro è duro, sovente ingrato. Senza essere degli economisti, sanno benissimo che nel Belpaese è sempre più facile rubare dalle tasche della gente, è sempre più difficile essere puniti se hai milioni di euro nei Paradisi fiscali. Lo diceva un noto imprenditore del mattone che per carità non era un economista tedesco ma conosceva uomini, fatti e circostanze: ogni persona ha un prezzo! Maledetta economia.
Andiamo avanti. Seconda sosta del bus di Croce allo stadio Giovanni Celeste, luogo storico del calcio cittadino. Protagonista, in questo caso, è stato Antonio Barbera, presidente del Circolo del tennis e della vela e avvocato: «Sono innamorato della nostra città e sono pronto a lavorare per la nostra comunità. Mi occupo di sport da sempre e sono felice di poterlo fare al fianco di Maurizio Croce. Vogliamo che lo sport torni al centro delle attività dei cittadini». Il suo intervento, chiaramente, ha toccato anche lo spinoso tema degli impianti sportivi: «La fermata del Celeste è stata significativa: vederlo nelle condizioni attuali è triste. La riqualificazione passa da finanziamenti che andranno recepiti. Sul Franco Scoglio – ha proseguito Barbera – la strada giusta è quella del bando per l’affidamento pluriennale». Sul tema è intervenuto anche il candidato sindaco Croce: «Il vecchio bando è stato concepito male, perché prima di pensare alla concessione dovremo rendere attrattiva la struttura. Sullo Scoglio le carenze sono state molteplici, per esempio non è mai stato inaugurato dal momento del cambio di denominazione da San Filippo a Franco Scoglio».
Hanno scoperto, i politici, che ci sono bisogni comprimibili e bisogni non comprimibili. Il bisogno artificiale di sport, proprio perché artificiale, può dilatarsi a dismisura. Ci sono famiglie che hanno le tessere di cinque circoli esclusivi: una per ogni figlio e due per la madre. Ma tre chili di maccheroni al giorno, nessuno di noi li può mangiare. Lo sport dovrebbe essere assicurato a tutti perché praticare una disciplina sportiva aiuta a crescere, seguire delle regole, tenersi in forma, combattere la piaga del gioco sporco. Il doping!
Il tour, in seguito, ha fatto tappa al mercato Zaera per la terza fermata. Il “benvenuto a bordo”, stavolta, viene rivolto a Francesco Rella, assessore designato alle Attività produttive: «Vogliamo riportare Messina al centro del commercio e del turismo. Ho approfittato di questa fermata per fare un sopralluogo al mercato Zaera e ho notato una scarsa affluenza e difficoltà di parcheggio. Il tema delle pedonalizzazioni – spiega Rella – ha spesso diviso: personalmente sono favorevole, a patto di una programmazione ragionata che diventi attrattiva per i clienti». Obiettivo che si sposta sul turismo, con Rella che parte da un concetto chiaro e deciso: «Il turismo a Messina non esiste. Abbiamo una presenza mordi e fuggi, come quella dei croceristi, e non possiamo permetterci di essere un mero luogo di passaggio. Dobbiamo essere capaci di far conoscere e mostrare cosa offre Messina. Gli esempi di Ragusa e Siracusa, entrambi virtuosi, sono quelli da cui lasciarsi ispirare».
Quarta sosta al Cavallotti: è il turno di Santi Trovato, presidente dell’Ordine degli Ingegneri e direttore dell’Ersu, assessore designato con delega all’Urbanistica: «Il primo punto che dovremo attenzionare e definire riguarda il Piano Regolatore, perché non è più accettabile ragionare su un piano datato, del 2002. Oltre al PRG – ha aggiunto Trovato – penso anche al demanio marittimo, un tema che necessita di una strategia decisa e funzionale».
Alcune di queste cose, il conduttore del “Bus elettorale” le sa, le ha dette: in apertura della campagna politica. Speriamo che poi non le dimentica per strada. Capita. In questi anni di statisti ne abbiamo ascoltati tanti: promettono, promettono, promettono salvo poi non mantenerle. Anche perché chi dovrebbe tenere loro testa? Chi ha incarichi e affitti da riscuotere? Chi gestisce l’economia commerciale? Chi cementifica il territorio? Chi tiene casa e bottega nella Sanità? Chi di grazia? Queste sono cose terra terra. Sono Vip che viaggiano in elicottero. Anche se devono percorrere la strada lunga, ma non lunghissima.
Dall’attico è facile ammirare il panorama dello Stretto: vedi Capo Peloro quant’è bello, spira tutto il sentimento. E’ facile fare politica così!
Ultima tappa, a conclusione del tour, di fronte Palazzo Zanca, con la salita a bordo dell’ex Commissario della Fiera di Messina, Giuseppe Grazia, a cui è stata affidata la delega al Bilancio: «Posso contare su un’esperienza di 40 anni di attività professionale. Sono un tecnico e non un politico: non amo usare troppe parole. Mi sono sempre occupato di bilanci, ho le idee chiarissime su quali dovranno essere i primi obiettivi: aziendalizzare il bilancio comunale e creare una guida per rendere i bilanci comprensibili ai cittadini». In conclusione, poi, un breve passaggio sulle partecipate: «Dobbiamo valutare l’efficienza: solo così potremo decidere quali tenere in vita e se eventualmente, quindi, ridurne il numero».
Davvero un bellissimo viaggio. Questo centrodestra che indossa la maglia di Croce sa produrre idee cose buonissime, bellissime: ma a chi venderle? Conviene armarsi di buon appetito e mangiarsele, lì a bordo. Sorridere è un dovere: i messinesi veri fanno sempre tutt’intero il loro patriottico dovere.
Viviamo a Messina. Qualcuno è famoso, qualcuno un po’ meno. Qualcuno abita al quinto piano, qualche altro in villa. Abbiamo letto come vedono e vorrebbero la città gli urbanisti, i commercianti e i politici. Ci sembrava utile chiedere ai cittadini che pagano le tasse, contando sulla loro sensibilità, se non sulla preveggenza.
Il tempo come la politica cambia, eppure rimane tale e quale com’è. Questi sì che sono impegni veri, seri.