Caos ferrovie. Troppo facile rimborsare i biglietti e basta. Occorrono indennizzi

Trenitalia ha disposto il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio, a seguito del problema tecnico alla linea elettrica che ha interessato Milano Centrale e che ha portato tutta la mobilità ferroviaria nel caos. Nonostante i passeggeri ci abbiano fatto il callo, si configura sempre un deficit notevole: soprattutto prevenzione e controlli che, pur se sappiamo che vengono fatti e ci verranno sciorinati tutti  i numeri possibili e immaginabili per dirci che l’azienda è mobilitata, di fatto, episodi come quello odierno, sommato ad altri più o meno simili, sono dimostrazione di precarietà.

Ma quanto sono bravi questi di Trenitalia, anche dispensando generi di conforto e informazioni per i passeggeri che sono stati vittime. E vorremmo vedere che non rimborsassero o lo facessero parzialmente. No! Non basta! Ogni passeggero ha una sua storia, una sua esigenza, proprie scadenze, propri ritmi, e ritrovarsi al punto di partenza e non di destinazione dopo aver sprecato ore del proprio tempo e della propria salute, non è sufficiente. Ognuno ha avuto un suo danno, provocato da Trenitalia, che deve pagare.

Per semplificare la vita di Trenitalia e dei passeggeri e delle eventuali aule di giustizia, è opportuno un rimborso forfettario, un indennizzo, da aggiungere, in soldi (come avviene per esempio con i voli aerei) o bonus.

Trenitalia si sentirà più responsabile, i passeggeri si sentiranno meno beffati e, senza angosce, potranno tornare ad usare i servizi ferroviari.

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc