“Una situazione preoccupante e umiliante. Per oltre dieci giorni, nel mese di agosto, i villaggi della zona nord di Massa Santa Lucia, Massa San Giovanni e Massa San Giorgio hanno sofferto di una totale mancanza di rifornimento idrico”.
Lancia così l’allarme il consigliere comunale di Ora Messina Francesco Pagano: “Ricevo, personalmente, continue lamentele da parte di cittadini stremati da una situazione insopportabile. Ho chiamato in prima persona l’Amam ricevendo una risposta che non può soddisfarmi e che non può essere accettata dalle migliaia di utenti: una pompa guasta, che da Ritiro porta l’acqua nei villaggi della zona nord. Dopo i disagi di agosto anche nel mese di settembre le cose non sono cambiate, da quasi una settimana il rifornimento idrico è fermo”.
Quella che è stata spiegata come un’emergenza, quindi, sembra prendere sempre più la forma della consuetudine: “Non è accettabile subire una condizione del genere, non si può tollerare che un guasto simile possa lasciare una zona così ampia della città senza acqua.
Le risposte dell’Amam non mi soddisfano, è possibile pensare che il guasto di una singola pompa debba durare per un periodo così lungo? Domanda retorica che, però, non trova risposta se non il prolungarsi di un disagio infamante per la vita quotidiana di cittadini messinesi”.
Riflessione finale sulla gestione della partecipata: “La condizione descritta dipinge in maniera limpida quale sia il momento dell’Amam, situazione rintracciabile in altre partecipate comunali. La difficoltà per la sostituzione di una singola pompa apre a uno scenario preoccupante, mi chiedo se sia la situazione finanziaria a incidere su simili ritardi.
Tutto molto inquietante, soprattutto se si pensa che in campagna elettorale il candidato, e oggi sindaco, Cateno De Luca spingeva per la liquidazione delle partecipate e la creazione di una multiservizi”.