Messina – «Lo scioglimento delle Camere ha inevitabilmente determinato un nuovo quadro politico all’interno del quale Sicilia Vera si inserisce con la sua strategia. L’inversione delle elezioni nazionali e regionali ci impone una reazione repentina e noi non siamo tipi che si fanno trovare impreparati. Da mesi stiamo portando avanti un progetto politico al di fuori delle coalizioni e oggi Sud chiama Nord e Sicilia Vera sono pronti a partecipare alle elezioni politiche nazionali.
Ovviamente questo comporta un percorso più articolato e rischioso. Avevamo già avviato le nostre interlocuzioni in ambito nazionale con il nostro leader Dino Giarrusso, adesso dobbiamo allineare le due strategie.
Il momento richiede di agire con lungimiranza e coraggio. Dobbiamo potenziare l’organizzazione del neonato partito “Sud Chiama Nord”, portare avanti la nostra idea di governo e discutere in termini chiari con tutti coloro che sono già scesi in campo sostenendoci e definire la soluzione migliore per tutti e soprattutto, essere leali con gli elettori.
La lealtà nei confronti degli elettori ci impone di proporre oggi in modo anticipato la strategia che avevamo già immaginato per maggio. Potremmo accettare accordi e compromessi che ci garantirebbero seggi e poltrone, ma questo minerebbe il rapporto di fiducia che mi lega al popolo di Sicilia Vera.
Io non sono interessato a mangiare la mela del peccato né in ambito regionale né tantomeno in quello nazionale. Stiamo lavorando per costruire un nuovo modello politico amministrativo. In questo quadro non può esserci spazio per alcun individualismo, dobbiamo guardare all’obiettivo: eleggere al parlamento nazionale uomini e donne che non siano contaminati dalla visione parassitaria della politica.
Lavoriamo per un progetto che non riguarda più solo il meridione, ma riguarda il sistema Italia. Questo comporta la necessità di andare oltre De Luca-Giarrusso, ovvero tentare di essere inclusivi e coinvolgere quanti in questi anni si sono impegnati per un progetto politico alternativo al sistema.
Dobbiamo lavorare per far risollevare il sud Italia in modo tale che non venga più considerato il fanalino di coda del Paese e l’Italia la palla al piede dell’Europa.
Sentitevi tutti coinvolti perché questo progetto prevede il coinvolgimento in tutta Italia. Dobbiamo puntare alla crescita di “Sud Chiama Nord” nella comune necessità di modificare gli elementi che stanno influenzando in negativo il sistema Italia.
Noi abbiamo lanciato il progetto “Sud Chiama Nord” e oggi abbiamo la responsabilità di trasformarlo in azione concreta».