Messina – Scusate l’ora… stanotte, a Palazzo Zanca, in Consiglio Comunale, accade quello che non dovrebbe mai succedere in un Palazzo istituzionale. Epperò, forse siamo così abituati a dare esclusiva importanza alle nostre cose, da non renderci conto che difendendo l’onorevole Cateno De Luca, a qualunque costo, otteniamo solo di difendere un privilegio da veri signori feudali. Per la Vice Presidenza Vicaria, Mirko Cantello 16 voti, Serena Giannetto 14… e in modo bizzarro non proclamano e sospendono la seduta… Forse è giusto difendere tutto questo, ma prendiamo almeno atto che è uno schiaffo alla miseria, al pionierismo obbligato degli altri. Nelle nostre condizioni nessuno continua ad avere il dovere di vincere, ma nemmeno di doverci convincere che deve esserci una guerra quotidiana e che per giunta dev’essere santa.
Il fatto
Il presidente Nello Pergolizzi è nel pallone! Pergolizzi, assumendosi una grande responsabilità, sconfessa la segretaria generale, ponendo dei dubbi sulla legittimità della sua stessa elezione. Infatti, il predetto, sulla scorta della legittima richiesta di parere all’Assessorato agli Enti locali di 17 consiglieri comunali, ha inteso sospendere l’elezione dei due vicepresidenti “sine die” perché, a suo dire, non sereno sulla legittimità degli atti. E ciò nonostante la segretaria generale avesse confermato in Consiglio la correttezza della sua personale interpretazione, pur non condivisa dalla maggioranza d’aula. Peraltro è quanto meno singolare che un Consiglio comunale possa rimanere ostaggio dei dubbi non volutamente fugati da chi è preposto, per il ruolo che ricopre, a garantire la legittimità dei lavori d’aula.
Siamo certi, tuttavia, che il presidente Pergolizzi davvero abbia sospeso i lavori perché confuso e non sereno, come da lui stesso dichiarato, e non per perché alla prima votazione la candidata della sua compagine politica è risultata soccombente rispetto al candidato delle opposizioni.
Cateno De Luca e Federico Basile stanno invece provandoci con grande pervicacia. Credo sia perdonabile Basile, il più debole dei due, il più disposto a vendere l’anima per il consenso. Dai e dai, ha finito per prendersi sul serio e ora è in cerca di un appuntamento con la storia, un’avventura in fondo alla quale mettere la firma. Quello meno perdonabile e su cui bisogna lavorare è De Luca. Speriamo capisca presto che in Politica il suo islamismo può funzionare solo a piccole dosi. Si tratta di fare gli interessi di tutti, in fondo. E lo abbiamo sempre saputo fare. Perfino quando non c’erano “Scateno” e Basile e la domenica ognuno poteva serenamente pensare a se stesso senza credere di star rubando qualcosa alla collettività. E allora bisogna gridare l’importanza del ruolo, forte, così forse capiscono tutti, dal sindaco Basile al presidente del Consiglio comunale (?) Pergolizzi.