Messina – Una richiesta di avviare un’indagine ispettiva per verificare il personale sanitario in servizio presso la Casa di Cura San Camillo. È quella che la Cisl Funzione Pubblica di Messina, attraverso la segretaria generale Giovanna Bicchieri, ha inviato all’Asp dopo la segnalazione che durante le ore notturne ci sarebbero soltanto i collaboratori Professionali Sanitari Infermieri e il Medico di Guardia.
«Eppure – scrive Bicchieri – nella clinica privata messinese, vi sono sei operatori sociosanitari e altro personale in possesso dell’attestato specialistico, in attesa di riqualificazione, che vengono utilizzati esclusivamente nel turno diurno».
Inoltre, sottolinea il sindacato, gli infermieri che dallo scorso 1 febbraio dovrebbero svolgere il turno di notte per ben 12 ore anziché per le 11 previste dalla legge, lavorerebbero in maniera ordinaria prevalente e continuativa in un ruolo che non è il loro, ma che chiaramente li demansionerebbe.
«Inspiegabilmente – continua la Bicchieri – la Direzione Aziendale della Clinica, forse a seguito della nostra nota all’Asp, avrebbe predisposto i turni di servizio notturno col personale ausiliario invece che con gli operatori socio sanitari, quindi nella assoluta impossibilità di svolgere mansioni dirette sul malato. I malati devono riposare bene specie durante la notte, essere cambiati al bisogno, mobilizzati se obbligati in una posizione, accuditi ed assistiti adeguatamente dal personale sanitario che ne ha acquisito le competenze. Poiché le cliniche private accreditate e convenzionate dalla Regione, sono tenute a garantire standard qualitativi assistenziali e dotazioni organiche in coerenza con i requisiti prescritti dalla vigente normativa, attendiamo il riscontro dell’Asp di Messina sulla questione San Camillo, per sanare le criticità evidenziate».