Avete presenti quelle immagini di pulizia delle strade che abbiamo visto effettuare in Cina e che da qualche tempo sono state messe in cantiere e in opera dai nostri Sindaci? Servono a poco, anzi servono per lo più a inquinare.
Questo possiamo desumere dalla risposta che Arpa Piemonte ha dato ai primi cittadini di quella regione, che le avevano chiesto chiarimenti in merito. Che cosa risponde esattamente quell’ente (1)?
«Non vi è evidenza che spruzzare ipoclorito di sodio all’aperto, massivamente, sui manti stradali, possa avere efficacia per il contrasto alla diffusione del CODIV-19 dal momento che le pavimentazioni esterne non consentono interazione con le vie di trasmissione umana. Si ritiene invece che iniziative mirate, rivolte a superfici in ambiente interno o esterno destinate a venire a contatto con le mani, possano conseguire risultati migliori in ottica di prevenzione di diffusione del contagio.»
Uno può dire: va be’ non c’è prova che sia utile, ma nemmeno che faccia male. Quindi meglio usarlo, no? In sostanza, però, allo stato delle conoscenze attuali, l’Arpa Piemonte sconsiglia. Perché? L’ipoclorito di sodio si legge nel comunicato sul sito istituzionale dell’ente «componente principale della candeggina, è sostanza inquinante che potrà nel tempo contaminare le acque di falda, direttamente o attraverso i suoi prodotti di degradazione».
Insomma puliamo ciò che tocchiamo, non ciò che calpestiamo, senza farci prenderle dal tarlo che bisogna per forza fare di più, per tranquillizzare la popolazione. È un di più che può essere dannoso.
1 – http://www.arpa.piemonte.it/news/ipoclorito-di-sodio-sconsigliato-luso-massivo
Alessandro Gallucci, legale, consulente Aduc