Per Assoutenti i dati sulle vendite al dettaglio di settembre dimostrano ancora una volta come l’emergenza prezzi stia modificando profondamente le abitudini delle famiglie italiane, determinando non solo un drastico taglio della spesa, ma anche un cambiamento nei comportamenti dei cittadini.
Il segnale più allarmante che arriva dal commercio è quello relativo agli alimentari, settore che su base mensile segna un calo sia in valore (-0,2%) che in volume (-0,6%), mentre su base annua le vendite scendono del -3,1% in volume, a fronte di una spesa per cibi e bevande che sale in valore del 5,5%. Questo significa che, al netto degli effetti dell’inflazione, le famiglie tagliano la spesa alimentare per complessivi 4,4 miliardi di euro annui, un dato estremamente preoccupante – stima Assoutenti.
“Gli italiani da un lato tagliano la spesa, dall’altro cambiano le proprie abitudini, attuando strategie tese a massimizzare i risparmi – afferma il presidente Furio Truzzi – Lo dimostrano gli stessi dati Istat che registrano una forte crescita per i discount alimentari, esercizi che vedono le vendite salire a settembre del +6,3%, e addirittura del +9,2% nei primi nove mesi del 2023”.