Messina – La senatrice messinese Grazia D’Angelo (M5S) ha depositato una interrogazione al Ministro dei Trasporti De Micheli, dopo il recente scandalo giudiziario che ha visto coinvolto il Consorzio per le autostrade siciliane (CAS).
“L’ultima indagine della Procura di Messina, denominata Fuori dal tunnel per presunti appalti truccati, confermerebbe forti mancanze a livello strutturale e organizzativo all’interno del CAS”, dichiara la sen. D’Angelo.
“Con la mia interrogazione – specifica l’esponente pentastellata – voglio accendere i riflettori anche a livello nazionale sulle gravi carenze di questo ente e ce lo dimostrano gli 800 casi di non conformità rilevati dal Ministero dei Trasporti in questi anni. Il Consorzio ha, purtroppo, dimostrato di essere un carrozzone poco incisivo, se non addirittura nocivo per la Sicilia, noto alle cronache solo per le indagini giudiziarie e le vergognose condizioni in cui versano le arterie autostradali che gestisce”.
“Non bisogna dimenticare – aggiunge la senatrice messinese – anche la delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che ha evidenziato come, dal 2014 al 2019, sono stati affidati ben 220 incarichi a un solo legale di Messina e 71 a un avvocato di Palermo. Un campanello d’allarme sulla poca trasparenza anche negli affidamenti delle consulenze da parte dell’ente che ha contenziosi per oltre 200 milioni di euro”.
“Reputo che sia arrivato il momento di valutare l’immediato ritiro della concessione al Consorzio autostrade siciliane, che è soggetto alla vigilanza della Regione Siciliana. Dobbiamo prendere a esempio quanto è appena accaduto con Autostrade per l’Italia e l’estromissione dei Benetton. Il Cas è, purtroppo, l’emblema dello spreco di denaro pubblico compiuto sulla pelle e sulla sicurezza dei siciliani”, conclude Grazia D’Angelo.