Messina – In un clima aperto al confronto e al desiderio di condividere valori e progetti comuni, l’arcivescovo Giovanni Accolla ha dialogato con il prefetto dott.ssa Cosima Di Stani e le numerose Istituzioni territoriali presenti.
Nel palazzo del Governo, accolto dal prefetto, l’arcivescovo ha dialogato con le principali Istituzioni, esprimendo così la vocazione della Chiesa che, nello stile della prossimità, cammina accanto ad ogni uomo e ad ogni donna.
Ad introdurre l’incontro è stata il prefetto, evidenziando l’importanza del dialogo e dell’ascolto su temi relativi al territorio da servire con senso di responsabilità. Nel suo intervento ha altresì richiamato l’incontro che l’arcivescovo in tempi recenti ha promosso e realizzato con i sindaci dell’area metropolitana, facendo emergere il tanto bene presente e le criticità che sollecitano l’impegno comune.
Prendendo la parola, l’arcivescovo ha subito voluto richiamare il valore della responsabilità intimamente legato a quello della partecipazione. Valori – ha affermato – che superano la sterile logica della delega e ravvivano la libertà di ogni persona. I valori sociali della partecipazione e della corresponsabilità, la Chiesa ci invita ad accoglierli e testimoniare come occasione per generare offerte di vita nuova, tradotte nella quotidianità per esaltare la libertà e la tutela dei diritti di tutti e prevenire ed affrontare quei fenomeni che favoriscono il malaffare, le sacche di povertà presenti soprattutto nel territorio periferico come anticamere di degrado, il problema della dispersione scolastica, dei disagi causati dalla disgregazione della famiglia, dalla mancanza di lavoro, della complessità del territorio e la logica della complicità nella richiesta ed erogazione di servizi che invece sono un diritto di tutta la collettività. Temi molto sensibili che invitano alla riflessione e sollecitano un’azione congiunta.
Gli interventi che sono seguiti hanno messo in evidenza come già la sinergia tra le Istituzioni sia un valore reale ed inclusivo.
A conclusione, il prefetto e l’arcivescovo hanno tratteggiato la sintesi di quanto emerso, affidandola a tutti come consegna: l’essere insieme, ognuno secondo la propria parte, nel pensare e realizzare progetti per tutti e il senso della partecipazione responsabile che richiede una trasparente ed efficace testimonianza.