Messina – Domenica 3 ottobre alle ore 17,00 presso la “Town House Messina Paradiso” – Via Consolare Pompea,189 Paradiso Messina – si svolgerà l’XI Congresso del Circolo “P. Impastato” del Partito della Rifondazione Comunista di Messina.
Saranno invitate al congresso forze politiche, sindacali e associazioni con cui il Circolo Peppino Impastato in questi anni ha lottato per difendere i diritti dei lavoratori, dei senza casa, delle classi economicamente più fragili, della comunità LGBTQ, per contrastare fermamente ogni forma di razzismo, di fascismo ed infine per difendere con i denti il nostro territorio dalle opere infrastrutturali inutili, costose e dannose.
Il circolo Peppino Impastato della Rifondazione Comunista è una forza anticapitalista e antiliberista: l’opposizione politica e sociale al Governo Draghi è uno dei punti centrali del nostro documento congressuale.
Se sullo sfondo ci ritroviamo il modello Draghi, il Governo di unità nazionale, il Governo della grande ammucchiata in nome di una emergenza nazionale, a Messina, nella nostra città, siamo alle prese con una vera e propria emergenza politica e democratica rappresentata dal Sindaco De Luca e dalla sua Giunta. Il nostro circolo nonostante in questa legislatura non sia rappresentato in consiglio comunale si è battuto e continua a battersi apertamente contro De Luca che giornalmente tocca picchi di indecenza istituzionale mai registrati a Messina.
Pensiamo che sia un dovere inoltre contrastare il modello politico-amministrativo che lui e la sua conventicola incarnano perché, al di là dell’autorappresentazione paladinesca che contrabbanda giornalmente ai cittadini, De Luca è la fusione, la combinazione delle peggiori espressioni e rappresentazioni politiche che, attraverso diverse configurazioni ha governato la Sicilia negli ultimi 30 anni. De Luca è il vecchio che avanza travestito da novità!
Infine, considerata la fase complicata che oggi sta vivendo la sinistra di classe nel Paese, siamo convinti che sia indispensabile un movimento sociale e politico per costruire un’alternativa ai poli esistenti: dobbiamo operare per la riapertura di un ciclo di lotte e riportare la sinistra sul terreno della rappresentanza istituzionale. I processi sociali e istituzionali non possono essere contrapposti, sono fortemente intrecciati. Un’altra società è necessaria!