Nella città di Messina nel mese di ottobre 2023 si registrano un decremento congiunturale del -0,3% e un incremento tendenziale del +1,2% dell’indice dei prezzi al consumo.
Gli indici dei prezzi al consumo di ottobre 2023 sono stati elaborati tenendo conto di una progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e di riapertura di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. Pur rimanendo sopra la norma, il numero di mancate rilevazioni è quindi diminuito.
L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Come ricordato nella nota metodologica dell’Istat, gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali che locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato). Nella città di Messina nel mese di ottobre 2023 si registrano un decremento congiunturale del -0,3% e un incremento tendenziale del +1,2% dell’indice dei prezzi al consumo. Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+6,6%), bevande alcoliche e tabacchi (3,9%), abbigliamento e calzature (4,2%), mobili, articoli e servizi per la casa (+3,7%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,7%), trasporti (+4,7%), ricreazione, spettacoli e cultura (+2,2%), istruzione (+0,9%), servizi ricettivi e ristorazione (+5,8%) e altri beni e servizi (+4,3%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-21,4%) e comunicazioni (-0,2%). E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al Cittadino Massimiliano Minutoli.
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di ottobre 2023.
Prodotti per fumatori: si registra un lieve aumento congiunturale degli articoli per fumatori (+0,3%).
Energia elettrica: nel mercato libero diminuiscono, a livello congiunturale, sia i prezzi dell’energia elettrica (-5,7%; -47,1% il tendenziale) che quelli del gas di città e gas naturale (-4,0%; -44,6% il tendenziale), risultando su livelli ampiamente inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel mercato tutelato dell’energia elettrica, diminuisce, sempre a livello congiunturale, la quota fissa (-4%; +18,5% il tendenziale), mentre aumenta il prezzo della tariffa bioraria sia nella fascia diurna feriale (+19,9%; -63,6% il tendenziale) che nella fascia notturna, weekend e festivi (+19,0; -62,6% il tendenziale). Sempre nel mercato tutelato, aumenta il prezzo del gas di città e gas naturale (+15,8%; – 0,6% il tendenziale).
Servizi di trasporto: per quanto riguarda il trasporto aereo, una diminuzione congiunturale è registrata dai voli nazionali (-21,8%; +35,3% il tendenziale) e da quelli europei (-4,7%; +3,1% il tendenziale), mentre si rileva un aumento nei voli intercontinentali (+3,2%; -21,4% il tendenziale). Nei voli europei e in quelli nazionali la diminuzione di prezzo è dovuta a fattori stagionali e interessa sia il settore low cost che quello tradizionale, nei voli intercontinentali l’aumento è riscontrabile in tutte le rotte. Si registra, inoltre, un aumento dei prezzi del trasporto marittimo (+0,3%; +1,0% il tendenziale) e del trasporto per vie d’acqua interne (+0,3%; +0,4%). L’aumento del trasporto marittimo è dovuto unicamente alle destinazioni verso l’interno, in particolare in direzione delle isole maggiori. Diminuiscono, infine, i trasporti ferroviari nazionali (+0,6%; +11,3% il tendenziale).
Attività turistiche e ricreative: tra le attività turistiche si rileva una diminuzione congiunturale generalizzata dei prezzi, sempre a causa di fattori stagionali. I pacchetti vacanza diminuiscono sia a livello nazionale (-1,9%; +21,0% il tendenziale) che a livello internazionale (-0,1%; +3,3% il tendenziale). Diminuiscono anche i prezzi di villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (-7,0%; +3,2% il tendenziale) e degli agriturismi (-4,5%). Tra le attività ricreative, registrano una diminuzione congiunturale gli stabilimenti balneari (-30,0%; -8,6% il tendenziale). Cultura: si registra un aumento congiunturale sia dei libri di narrativa (+9,3%; +4,6% il tendenziale), a causa dell’incremento dei prezzi dei best sellers, che del download di ebook (+10,8%; -2,3% il tendenziale). Aumenta, a livello congiunturale, il prezzo dei giornali quotidiani a diffusione locale (+0,7%; +0,4% il tendenziale) e quello dei periodici (+0,9%; +3,3% il tendenziale), mentre diminuisce il prezzo dei giornali quotidiani a diffusione nazionale (-0,8%; -0,3% il tendenziale).