ELEZIONI EUROPEE: 6 GRUPPI POLITICI ALLA PROVA DEI TEMI GLOBALI

Una democrazia di qualità è essenziale per costruire una società giusta e inclusiva, capace di affrontare le sfide globali. In vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo ActionAid ha scelto di indagare i manifesti dei principali gruppi politici valutandone l’impegno su cinque tematiche chiave per un mondo più equo e giusto: diritti delle donne, giustizia climatica, disuguaglianze globali, migrazione e conflitto a Gaza.  

L’analisi ha riguardato Sinistra, Verdi, Socialisti e Democratici (S&D), Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE), Partito Popolare Europeo (PPE) e Conservatori e Riformisti Europei (ECR). A partire da una lista di domande chiave, specifiche per ciascun tema, è stato assegnato un punteggio a seconda che ci fosse un buon riconoscimento del problema, con misure per affrontarlo, un riconoscimento limitato o nessun riconoscimento.

Per un’Europa che affronti con efficacia le sfide globali, è cruciale che i cittadini siano informati sugli impegni dei gruppi politici e partecipino attivamente al processo democratico. Dai risultati emerge che i Verdi hanno ottenuto un buon punteggio per quanto riguarda le disuguaglianze globali, la giustizia climatica e i diritti delle donne, mentre il Partito Popolare Europeo (PPE) sugli stessi temi ha registrato un punteggio basso. Male in generale il manifesto dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) che su questi temi globali non presenta particolari posizionamenti, nemmeno per quanto riguarda la violenza contro le donne o il clima.
Il recente conflitto a Gaza ha evidenziato i doppi standard nell’uso degli strumenti giuridici e politici da parte dell’Unione Europea, rispetto alla crisi ucraina. L’UE e i suoi Stati membri, firmatari di trattati internazionali sui diritti umani, hanno il dovere di agire perché, nonostante il sostegno umanitario tramite la DG ECHO, manca un sostegno politico e giuridico coerente. Anche i manifesti elettorali riflettono questa dicotomia: Socialisti e Democratici (S&D), il Partito Popolare Europeo (PPE), l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE) e i Conservatori e Riformisti Europei (ECR) ottengono un punteggio insufficiente per non aver affrontato questioni critiche come il cessate il fuoco immediato e il rispetto dei diritti dei palestinesi.
L’Unione Europea continua a finanziare progetti sui combustibili fossili nei paesi del Sud globale, una contraddizione inaccettabile per il secondo più grande inquinatore storico al mondo. È essenziale che i gruppi politici si impegnino a rispettare l’Accordo di Parigi e implementino meccanismi di responsabilità per le aziende che violano i diritti umani e causano danni ambientali, mentre al momento solo Sinistra e Verdi hanno riconosciuto il problema e ipotizzato misure per contrastare la crisi climatica.
Il patto europeo sulla migrazione e l’asilo ha peggiorato le condizioni per i migranti, aumentando la securitizzazione e la militarizzazione delle frontiere. Gli accordi con Libia, Tunisia, Egitto e l’accordo Italia-Albania espongono i migranti a violazioni dei diritti umani ma solo Sinistra e Socialisti e Democratici (S&D) sembrano avere una chiara visione del problema e hanno previsto misure di azione nei loro manifesti.

“Stiamo assistendo a un aumento delle disuguaglianze e dei conflitti in tutto il mondo. Di fronte a queste sfide, l’Unione Europea non può sottrarsi; al contrario, deve assumere un ruolo di leadership globale. ActionAid si aspetta che il nuovo Parlamento affronti le questioni critiche per promuovere la democrazia, lo stato di diritto e la tutela dei diritti umani mettendo il benessere delle persone e del pianeta al primo posto, anteponendolo al profitto delle multinazionali” dichiara Marco De Ponte, Segretario generale di ActionAid Italia.

In Italia, il Forum Disuguaglianze e Diversità, di cui ActionAid è parte, ha deciso di scendere in campo in occasione delle elezioni con l’aspirazione di promuovere un’Europa fondata sulla giustizia sociale e ambientale. A tal fine, è stato pubblicato il volume “Quale Europa”, che offre un contributo informativo e di confronto per giudicare – prima e dopo le elezioni – programmi, partiti, candidature ed eletti, e una bussola per il monitoraggio civico delle azioni che l’Unione Europea realizzerà nella prossima legislatura. La pubblicazione è stata accompagnata da un’iniziativa itinerante, “Viaggio in Italia con la testa in Europa”, che ha previsto oltre 70 tappe in tutto il territorio nazionale. Il 30 maggio alle 17.30, è prevista una diretta streaming sul canale YouTube del Forum Disuguaglianze e Diversità.